Le ossa della terra. Primo Levi e la montagna

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA DUCA DEGLI ABRUZZI
Via Gaetano Giardino 39, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
25/01/2024

SOLO SU INVITO

Curatori
Guido Vaglio
Uffici stampa
SPIN-TO
Generi
documentaria

Una mostra per scoprire il legame poco conosciuto di Primo Levi con la montagna, nato negli anni dell’adolescenza e fortemente legato al destino dello scrittore. 

Comunicato stampa

Una mostra del Museo Nazionale della Montagna, con la collaborazione del Centro Internazionale di Studi Primo Levi
a cura di Guido Vaglio con Roberta Mori

 

In occasione del Giorno della Memoria 2024 il Museo Nazionale della Montagna di Torino, in collaborazione con il Centro Studi Primo Levi, presenta la mostra “Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna”.

 

Dal 26 gennaio 2024 le testimonianze di Primo Levi invitano il pubblico del Museo Nazionale della Montagna di Torino a scoprire il legame dello scrittore con le terre alte nella mostra
“Le ossa della Terra. Primo Levi e la montagna”, realizzata in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi di Torino e curata da Guido Vaglio con Roberta Mori.
Un percorso espositivo articolato attorno alle parole di Levi, ma anche a fotografie storiche, oggetti, documenti, volumi ed estratti video provenienti da archivi pubblici e privati, oltre che dai familiari dello scrittore e dal Museo.
Una mostra per scoprire il legame poco conosciuto di Primo Levi con la montagna, nato negli anni dell’adolescenza e tragicamente legato al destino dello scrittore. Fu infatti in Valle d’Aosta che avvenne il suo arresto nel dicembre 1943, che lo condurrà alla deportazione nel campo di Auschwitz.
All’indomani dell’8 settembre 1943, l’espressione “andare in montagna” era infatti diventata sinonimo di una precisa scelta di campo, quella di aderire alla lotta partigiana. Dopo la guerra, sarà ancora la montagna a favorire e consolidare l’amicizia di Levi con altri due protagonisti del Novecento: Mario Rigoni Stern e Nuto Revelli.

In occasione della mostra, il Museo pubblica un ricco catalogo che, oltre ai testi dei curatori e alle immagini dei documenti e delle opere esposte, accoglie contributi di Enrico Camanni, Massimo Gentili Tedeschi, Giuseppe Mendicino, Alessandro Pastore, Marco Revelli e Domenico Scarpa.