Le uova pasquali russe della collezione Sormani
Mostra di uova pasquali russe della collezione Maria Palumbo Sormani. 54 esemplari risalenti al XIX e all’inizio del XX secolo, per la maggior parte porcellane della Manifattura Imperiale e opere di fine artigianato artistico.
Comunicato stampa
Da domenica 21 a venerdì 26 giugno la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate ospita la mostra di uova pasquali russe della collezione Maria Palumbo Sormani. 54 esemplari risalenti al XIX e all’inizio del XX secolo, per la maggior parte porcellane della Manifattura Imperiale e opere di fine artigianato artistico. Ad impreziosire la collezione anche un raro uovo copto di struzzo e un singolarissimo reperto armeno del XVIII secolo. La mostra, che per la prima volta viene realizzata nell’Alto Milanese, è promossa dalla Bcc insieme con la Pro Loco di Busto Garolfo, l’associazione Commercianti Artigiani Professionisti A.Cap di Busto Garolfo e Olcella, la Locanda dell’Arte e il circolo cooperativo San Giuseppe.
«Le collezioni nascono sempre un po’ per caso», racconta Maria Palumbo Sormani, esperta d’arte moderna e collezionista, già titolare della Galleria Zelkova di Rho e direttore artistico della Galleria Bellinzona di Milano. «Sono rimasta affascinata dalla forma dell’uovo e dal significato universale che gli viene attribuito: il senso di rinascita, di amore e fertilità ha trovato nella tradizione dell’est europeo una felice concretizzazione facendone l’oggetto della Pasqua ortodossa». L’uovo è diventato quindi simbolo di resurrezione e su di esso sono state impresse immagini religiose o di natura insieme alle iniziali “XB” che significano “Cristo è risorto”. «La collezione raccoglie pezzi che sono stati realizzati tra la seconda metà dell’800 e i primi due decenni XX secolo. Queste uova venivano solitamente regalate dallo Zar ai militari e ai nobili la mattina della domenica di Pasqua. Ma l’uovo lo si ritrovava anche nelle famiglie più umili: posizionato nel cosiddetto “angolo rosso” della casa, sotto l’icona».
Complessivamente la collezione di Maria Palumbo Sormani comprende 54 esemplari dei quali 30 in porcellana, 2 in legno, 7 in papier-mâché, 7 in vetro, 4 in argento, uno in stoffa, uno in ormolu, uno in porcellana e uno naturale raccolti dagli inizi degli anni 80 in Italia (Trieste, Milano, Roma) e all’estero (Berlino, Londra, Parigi, Monaco, Il Cairo). «Ogni pezzo ha la sua storia», ricorda la collezionista. «Tra tutti sono però più affezionata a quelli in papier-mâché, ovvero la nostra cartapesta, per la bellezza e vivacità dei colori e per l’estrema leggerezza».
«Siamo onorati di aprire le porte della nostra sede centrale per ospitare questa mostra di grande impatto artistico e storico nata dalla passione di Maria Palumbo Sormani», dice Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate. «È un’iniziativa che conferma il nostro essere banca locale: non solo punto di riferimento per famiglie e imprese, ma anche promotrice di arte e cultura».
Aggiunge Sara Girelli, presidente di A.Cap: «Grazie alla sinergia che si è creata attorno a questo progetto, proponiamo un’iniziativa di indubbia qualità e di grande valore culturale. Come associazione di commercianti, professionisti e artigiani vogliamo essere motore di occasioni di crescita per tutto il paese e questa mostra ne è un concreto esempio».
Conclude il presidente della Pro Loco di Busto Garolfo, Giuliano Banfi: «È un’iniziativa di grande valore che siamo riusciti a mettere in atto grazie alla collaborazione di molti soggetti e che con orgoglio proponiamo a Busto Garolfo. La Pro Loco non può che esprimere un sentito ringraziamento a Maria Sormani per aver messo a disposizione la collezione e alla Bcc per la disponibilità e l’attenzione dimostrate».