Le Violon d’Ingres
Le Violon d’Ingres è una mostra che rende omaggio alla potenza del patrimonio di Villa Medici, con l’intento di far incontrare l’arte del passato e quella contemporanea, creando un dialogo audace e inatteso.
Comunicato stampa
Le Violon d’Ingres è una mostra che rende omaggio alla potenza del patrimonio di Villa Medici, con l’intento di far incontrare l’arte del passato e quella contemporanea, creando un dialogo audace e inatteso.
La curatela della mostra è affidata a Chiara Parisi, che ha sviluppato Le Violon d'Ingres grazie a un dialogo con l’artista Christian Boltanski.
Giovedì 11 ottobre a Villa Medici il pubblico avrà l’occasione di partecipare a questo scambio tra artista e curatrice.
Le Violon d’Ingres è una mostra d’eccezione sulle pratiche trasversali e radicali di personalità geniali di tutti i tempi. Incentrata sulla figura di Victor Hugo e su una selezione rigorosa e sorprendente di suoi disegni – da molti artisti contemporanei considerati sempre più di grande ispirazione –, l’esposizione presenta al contempo le passioni e le ossessioni, meno conosciute dal pubblico, di figure straordinarie come Guillaume Apollinaire, Antonin Artaud, Samuel Beckett, Sergueï Mikhailovich Eisenstein, Federico Fellini, Jean Genet, Franz Kafka, Pierre Klossowski, Carlo Levi, Nelson Mandela, Louise Michel, Pier Paolo Pasolini, Arnold Schönberg, e dei contemporanei Etel Adnan, Chantal Akerman, Chris Kraus, Pierre Guyotat, Abbas Kiarostami, David Lynch, Patti Smith e Robert Wilson.
Resa concreta dal suo celebre violino, la presenza di Jean-Auguste-Dominique Ingres – Prix de Rome e direttore di Villa Medici dal 1835 al 1841 – è una delle più eccezionali all’interno della mostra: un artista che non ha mai subordinato la sua passione musicale a quella per la pittura. Ma proprio da lui nasce l’espressione idiomatica francese ‘avere un violon d’Ingres’, in riferimento a quelle passioni meno visibili pubblicamente; talvolta ossessioni, che oggi come in passato si affiancano alle pratiche “ufficiali” delle personalità coinvolte in questo progetto, intrecciandosi a esse, accompagnandole, “deviandole” e rendendone più denso il pensiero artistico. Il progetto intende mostrare come l’idea di creazione artistica non possa essere ridotta o incasellata all’interno di griglie disciplinari, ma trovi linfa proprio dalla contaminazione tra pratiche e ambiti diversi, che concorrono alla formazione di poetiche, visioni e cambi di direzione a prescindere dal contesto – politico, letterario, filosofico, artistico, musicale…
In armonia con lo spirito aperto a tutte le forme espressive che caratterizza Villa Medici, Le Violon d’Ingres è concepita attorno a opere d’arte che vanno da installazioni a dipinti, disegni, arazzi, sculture, immagini in movimento…, che delineano un percorso libero all’interno degli aspetti più intimi, ossessivi e radicali di personalità che hanno segnato per sempre la nostra visione del mondo.