Le voci della trama
“Le voci della trama” è un’esposizione di pittura che vede “tramare” insieme due autrici contemporanee piuttosto diverse per “ordito” artistico, eppure accumunate da una voce potente di cui percepiamo – fortissimo – le arcaiche radici.
Comunicato stampa
Inaugura il 30 maggio alle 21 al Museo Etnografico di stanghella, Padova, la doppia personale che vede in esposizione opere recenti realizzate da Chiara Coltro e Lucia Soldà.
“Le voci della trama” è un'esposizione di pittura che vede “tramare” insieme due autrici contemporanee piuttosto diverse per “ordito” artistico, eppure accumunate da una voce potente di cui percepiamo – fortissimo - le arcaiche radici.
Sono due alte voci del femminile che, con grande diversità ma sincera autenticità, ci raccontano delle storie in punta di pennello. La narrazione – così come la voce delle sirene o la lingua che è madre - è da sempre il luogo e il tempo usato dalle donne per tramandare antiche conoscenze. Saggezze lenitive. Esperienze condivise. Ma nella trama v'è anche la possibilità di costruire sognati mondi, dove i paesaggi diventano necessariamente segreti luoghi e misteriosi.
Lo sguardo rivolto all'intimo femmineo è la chiave con cui leggere le due autrici che - narrando le loro storie – armonizzano due universi distinti. Soldà è l'immediatezza del sentire e del vedere; Coltro è possibilità onirica nell'azione pittorica. Soldà è un reale trasfigurato dal sentire. Coltro è paesaggio poetico immaginifico. Soldà è l'animalesco Ligabue. Coltro è il perturbante Turner.
Le due pittrici propongono un'importante riflessione sulla soggettività femminile, mostrando la dinamicità della loro azione sul mondo. Una riflessione che supera e scavalca i margini ristretti di qualsivoglia attribuzione - di ruolo, di genere, interpretativa, artistica - rivendicando in piena e totale libertà narrativa, l’esistenza di quella pluralità di voci che abitano e compongono il femminile.
Lo sguardo. In entrambe le pittrici è uno sguardo che ruggisce dentro l'anima. Ma come sempre è per le donne, lo sguardo interiore mette al mondo il mondo stesso. Il femminile opera sempre in due direzioni: self and other. Io e mondo. Così, Coltro e Soldà ripartoriscono il mondo e ce lo regalano: ed è bellissimo.
Soldà ce lo consegna denso di significati agiti, di storie che le si sono tatuate addosso. Sono storie private. Nel dipinto in cui ritrae tre bambine dai grembiuli a quadretti, la pittrice celebra il ricordo di un fatto accadutole in giovane età: l'incontro con tre piccole bambine provenienti da un collegio religioso. Soldà, tenerezza di madre che ripara, ricucice la trama ( il trauma) della storia con la sua voce.
Coltro il mondo ce lo mostra con un gesto insieme potente e accogliente. Per farci fare un tuffo in laghi viola, per scaldarci dentro a energie rosse e gialle di soli che non scottano la pelle ma che sono caldi, come lo è il ventre di madre terra. Coltro ci porta in dono un mondo di cieli verdi e azzurri e di foreste blu, per farci volare lontano, in alto, in perfetta armonia e fusione con l'universo. Coltro, luminosa, è dispensatrice di luce pura.
Cosa accomuna Coltro e Soldà? Sono due pittrici che usano il pennello come fosse una bacchetta magica. E chi guarda i loro quadri vive l'incantesimo meraviglioso della vita, che solo il femminile sa creare. Fin dall'origine del mondo.
Barbara Codogno
BIOGRAFIA DELLE DUE ARTISTE:
Chiara Coltro è nata a Padova, città in cui vive e lavora. Per molti anni ha lavorato nel mondo della moda come stilista e modellista con un’attività in proprio. E’ appassionata di arte e di pittura da sempre. Negli anni novanta ha iniziato a frequentare la scuola del maestro Umberto Menin di Padova. Nel 1997 diventa socia dell’atelier “Signorisichiude”. Nel 2009 con Nicoletta Furlan e Daniela Pedrocco fonda l’Associazione Culturale Artemisia, dove insegna e organizza mostre ed eventi.
Lucia Soldà è nata a Lendinara (RO ). Ha frequentato l'Istituto d'Arte Pietro Selvatico sezione sbalzo e plastica. Ha condotto varie esperienze in bilico fra astratto, spazialista e surrealismo. Tiene corsi di pittura presso l’associazione circolo la Tavolozza. Questa è la sua 30° esposizione.