Leandro Agostini – Abbecedario di un Pinocchio

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO LUIGI MALLE'
Via Iv Novembre 54, Dronero, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà visitabile dal 27 gennaio al 17 marzo 2024

sabato e domenica   ore 15:00 –19:00

e in altri giorni su prenotazione   con ingresso libero e gratuito

Vernissage
27/01/2024

ore 17,30

Artisti
Leandro Agostini
Curatori
Ivana Mulatero

Un alfabeto pinocchiesco in 21 immagini e 21 storie.

Comunicato stampa

Sabato 27 gennaio 2024 alle ore 17:30, negli spazi del secondo piano del Museo Luigi Mallé, a Dronero, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra “Abbecedario di un Pinocchio”, del visual designer e progettista di sistemi di comunicazione Leandro Agostini (Torino 1960).

L’esposizione, curata da Ivana Mulatero direttrice del Museo Mallé, presenta le 21 tavole con i disegni originali da cui si sviluppa l’Abbecedario completo nel quale le figure al tratto lineare sono abbinate alle lettere e ai passi provenienti dalla prima edizione de «Le avventure di Pinocchio» pubblicata da Carlo Collodi nel 1883. Alle tavole si aggiunge una sezione espositiva dal titolo “Lo voglio chiamar Pinocchio” con alcuni oggetti di design e calembour ideati e realizzati da Leandro Agostini.

A corredo storico provengono dal Museo Etnografico L’Escolo de Mountanho del Comune di Stroppo una selezione di abbecedari di un secolo fa che bene restituiscono l’idea del mondo degli strumenti didattici di un tempo, mentre in teca è esposto, in edizione originale, il periodico illustrato per ragazzi «Il Giornale per i bambini», 1° edizione del 1881, in cui comparve per la prima volta, a puntate, «La storia di un burattino» scritta da Carlo Collodi, per gentile concessione dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare di Grugliasco e la prima edizione (in copia anastatica) de «Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino» pubblicata nel 1883 dalla Libreria Editrice Felice Paggi con le illustrazioni di Enrico Mazzanti.

«Il Museo Mallé ha il piacere di presentare in anteprima assoluta, una mostra di un artista contemporaneo che da trent’anni calca le scene artistiche e con un background di esperienze di rilievo nazionale nel campo della comunicazione e della grafica editoriale. Siamo molto onorati di poter accogliere la multiforme creatività di Leandro Agostini, cultore della straordinaria figura di Pinocchio nata dalla penna di Carlo Collodi, riattualizzata in un’originale Abbecedario che ci sorprende per le corrispondenze inattese tra parola, personaggio e referenze che si ritrovano in mostra in un vero accordo, cioè in un dialogo tra il tempo singolare dell’interiorità e l’atemporalità plurale dell’immaginario di un’epoca. Propriamente sono gli ultimi sessant’anni della storia italiana visti dall’angolatura di un bambino cresciuto con le narrazioni televisive, filmiche e fumettistiche, da cui affiorano la pervasività dei media e il nascente advertising» commenta Mauro Astesano, sindaco di Dronero.

Ivana Mulatero, direttrice del Museo Luigi Mallé di Dronero e curatrice della mostra, dichiara: «Le interpretazioni della creatura di Carlo Collodi sono innumerevoli. Dalla sua prima apparizione a puntate sul «Giornale per i bambini» del luglio 1881 fino ad oggi, Pinocchio non smette di vivere in mezzo a noi come una mitica figura che si tramanda di generazione in generazione attraverso illustrazioni, arte, cartoon e film per rappresentare un’idea di umano in perenne bilico tra virtù e perdizione. Tuttavia in questa mostra non c’è propriamente Pinocchio. C’è il suo trasgredire, ovvero quell’abbecedario che, donatogli dal babbo Geppetto, subito lo vende per un biglietto del teatro dei burattini. Non avendolo mai aperto quell’abbecedario e né descritto, la curiosità è sempre stata grande su come sarebbe stato, che figure avrebbe potuto contenere per alfabetizzare ad una lingua nuova, quell’italiano che si faceva strada nell’Italia postunitaria come pure alla lingua delle emozioni dei lettori di ogni tempo, bambini alle prese con le bugie e il naso lungo come segno visivo di una malefatta che si rintana e ricuce nell’interiorità dell’adulto. Ecco perché la mostra non è sull’abbecedario di Pinocchio ma presenta l’Abbecedario di un Pinocchio, ovvero di Leandro Agostini che si è misurato con il libro di Collodi, un classico che custodisce valori eterni come il bisogno di essere leali, altruisti e autentici oltre le convenzioni».

 

 

Breve biografia di Leandro Agostini

Nato a Torino il 7 aprile 1960, si è diplomato al 1° Liceo Artistico di Torino e, in seguito, si è iscritto alla Facoltà di Architettura mentre frequenta parallelamente i corsi di Anatomia e Disegno dal vero presso l’Accademia Albertina.
È stato collaboratore dell’Istituto Alvar Aalto, presso studi di architettura e design, con inizio della propria attività professionale nel 1988. Membro dell’ADI - Associazione per il Disegno industriale, ha fatto parte del gruppo di ricerca artistica ACE. È stato coordinatore dell’ufficio immagine della Reggia di Venaria. Affianca alla produzione artistica la progettazione di sistemi di comunicazione, grafica editoriale e allestimento museale, design. Nella città di Torino le immagini curate da Leandro Agostini hanno avvolto la vita di tutti gli abitanti, raccontandone i riti collettivi: festival, teatro, musica e arte e rappresentano un percorso di comunicazione della cultura che dura da più di trent’anni.

 

Nel corso dell’esposizione si prevede l’organizzazione di concerti, laboratori per famiglie e visite guidate di approfondimento sui temi toccati dalla mostra, con la partecipazione delle personalità dell’arte e della cultura, delle realtà associative del territorio e delle scuole.