Legami forti

Informazioni Evento

Luogo
VILLA LAJOLO
via S. Vito 23, Piossasco, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ven 1, sab 2, dom 3 giugno: ore 18.30-21.30

Vernissage
31/05/2012

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Giuseppe Riccardo Lanza, Fabrizio Bosso
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Due artisti: Giuseppe Riccardo Lanza e Fabrizio Bosso. E una città: Piossasco.

Comunicato stampa

LEGAMI FORTI: DUE ARTISTI PER LA LORO CITTÀ
Le opere di Giuseppe Riccardo Lanza
per il Piossasco Jazz Festival (1-2-3 giugno)
ideato e guidato da Fabrizio Bosso

Due artisti: Giuseppe Riccardo Lanza e Fabrizio Bosso. E una città: Piossasco.
L’1-2-3 giugno, in occasione della terza edizione di “Note d’Autore” il Festival Jazz ideato e guidato da Fabrizio Bosso, sarà allestita la mostra “Legami forti: due artisti per la loro città” di opere di Giuseppe Riccardo Lanza, l’artista piossaschese che, proprio come Bosso in ambito musicale, ha portato la sua arte oltre i confini nazionali
Sede dell’evento: Villa Lajolo, la splendida dimora settecentesca della famiglia Lajolo-De Vecchi che racchiude, tra le sue mura, un vero e proprio giardino segreto “all’italiana”, inserito dal Fai tra i beni da scoprire in Piemonte.

giovedì 31 maggio, ore 19: inaugurazione della mostra con aperitivo e momento musicale a cura di Enrico Degani (guitar solo).

Orari di apertura: ven 1, sab 2, dom 3 giugno: ore 18.30-21.30
-Ingresso libero-

GIUSEPPE RICCARDO LANZA nasce a Torino il 23 dicembre 1933. Vive a Piossasco e fin da giovane rivela forti interessi pittorici. Negli anni ’50 viaggia all’estero intrattenendo rapporti con gli ambienti artistici europei e specialmente a Parigi entra in contatto diretto con esponenti delle diverse avanguardie.
Ha un esordio figurativo, alternando i temi umani e naturali, influenzato dall’espressionismo-fauve. L’incessante sperimentazione di materiali e colori lo conduce alla scultura, al legno, ai teatri-scultura. Nel 1966 nascono i cubi in perpex che creano l’eclatante avvenirismo delle città futuristiche. Nel periodo successivo al 1968 il primitivo interesse per le nature riprende il sopravvento, ma sperimenta anche tutta la gamma dei polivinilici, della fotografia nelle sue diverse soluzioni di stampa e sviluppo, la serigrafia. È del 1969 l’idea di una scultura in metallo da collocare sulla punta rocciosa della collina di S.Valeriano a Piossasco. Durante la lavorazione di questo progetto denominato “montagna di Piossasco”, l’autore partecipa ed espone in moltissime mostre nazionali (ad Aosta, Roma, Firenze, Torino, Milano, Venezia, Padova, Sanremo, Bologna) ed internazionali (Parigi, Menton, Dusseldorf, Barcellona) ricevendo significativi riconoscimenti per le sue opere: degno di essere segnalato il premio “Mirò” a Barcellona nel 1972. Dal punto di vista della ricerca artistica, questi sono gli anni dello studio e del lavoro sul corpo umano attraverso la rappresentazione di tragiche maschere che modellano il viso e il corpo.
Purtroppo una tragica morte nel 1986 pone fine all’estro di G.R. Lanza, la cui arte stava riscuotendo sempre più successo presso i contemporanei.