L’Egitto di Belzoni
Un percorso pensato per vivere le emozioni dell’esploratore dentro tombe mai violate, nei templi e nel buio delle piramidi, percependo la fatica e – soprattutto – l’entusiasmo della scoperta.
Comunicato stampa
Gli spazi della mostra offrono al visitatore la possibilità di conoscere l’Egitto vivendo un’esperienza straordinaria. Entrati nel percorso espositivo, l’Egitto prende corpo davanti agli occhi del visitatore: la sensazione di addentrarsi in cunicoli realizzati millenni addietro, di farsi strada al buio, di accamparsi all’interno di tombe e lottare con la sabbia negli occhi, a temperature asfissianti, fa sì che l’Egitto di Belzoni diventi per il visitatore un’avventura realistica.
Vedi alcuni reperti
Le ricostruzioni di ambienti, tecnologia digitale ed effetti speciali rendono la mostra un luogo appassionante per grandi e piccoli, mentre i preziosi reperti esposti lo rendono eccezionale. Saranno presenti oggetti recuperati personalmente da Belzoni o da Drovetti, Salt e Ricci - alcuni tra i personaggi che lo hanno accompagnato in diverse esplorazioni – insieme ai prestigiosi pezzi d’antichità provenienti dai Musei italiani e stranieri, alcuni in mostra per la prima volta.
Il percorso espositivo è incentrato sui tre viaggi in Egitto compiuti da Belzoni, vissuti in prima persona dallo spettatore grazie alla combinazione di alte tecnologie immersive con esperienze multimediali complete. Le riproduzioni di monumenti e pezzi storici in scala reale regaleranno un impatto visivo ed emotivo unico, mentre monitor touch-screen posizionati strategicamente daranno approfondimenti tematici sulla storia e la cultura dell’Egitto antico. Ad accompagnare il visitatore, alcune considerazioni e immagini tratte dal Narrative belzoniano: tavole illustrate, originali, disegnate a mano dall’esploratore padovano e perfettamente conservate, che narrano episodi e dettagli degni di un film di avventura. Una vita coraggiosa e audace che – in altre epoche - è stata fonte di ispirazione per George Lucas nel creare il personaggio di Indiana Jones per il film I predatori dell’arca perduta (1981).