Leonardiana. Un museo nuovo
Leonardiana. Un museo “nuovo”, ordinato nelle sale finalmente riaperte al pubblico della quattrocentesca Corte Ducale di Ludovico il Moro nel Castello di Vigevano. Leonardiana ospiterà, in un allestimento creativo e coinvolgente, l’intera opera di Leonardo da Vinci che proprio qui fu a lungo ospite.
Comunicato stampa
Inaugura il 20 maggio 2016 Leonardiana. Un museo “nuovo”, ordinato nelle sale finalmente riaperte al pubblico della quattrocentesca Corte Ducale di Ludovico il Moro nel Castello di Vigevano.
Leonardiana ospiterà, in un allestimento creativo e coinvolgente, l’intera opera di Leonardo da Vinci che proprio qui fu a lungo ospite.
Il progetto si avvale della supervisione scientifica di Carlo Pedretti, che per oltre cinquanta anni ha curato l’edizione nazionale dei codici e dei disegni vinciani, monumento della cultura italiana pubblicato da Giunti. E’ promosso dal Consorzio A.S.T. - Agenzia per lo Sviluppo Territoriale di Vigevano insieme al Comune di Vigevano e Associazione Irrigazione Est Sesia, con il sostegno di Fondazione Cariplo e Arcus (ora incorporata in Ales), con la collaborazione produttiva e organizzativa di GAmm Giunti, ed è dunque un virtuoso esempio di collaborazione tra pubblico e privato, sodalizio sempre più importante nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Frutto di un concorso indetto dal Consorzio A.S.T. nel 2012, il progetto degli allestimenti permanenti è stato concepito dallo studio milanese Migliore+Servetto Architects.
Leonardiana intende proporre un itinerario inedito attraverso la vita e l’opera di Leonardo a partire dal suo soggiorno a Vigevano, che si pone al culmine della sua vita milanese. Protagonista del museo sarà il racconto del suo pensiero, della sua vita e dei tanti episodi inediti che la caratterizzarono, costruito per l’occasione da Claudia Zevi.
Sarà esposta tutta l’opera che riuscì a pensare e i materiali prodotti nel corso della sua vita: i disegni, oggi conservati da decine di musei e biblioteche sparsi nel mondo, i 25 dipinti oggi attribuiti con certezza alla sua mano, i taccuini che accompagnarono le giornate, fitti di pensieri e geniali intuizioni, i codici che dopo la sua morte furono assemblati dagli amici/eredi e che oggi portano i nomi dei loro proprietari: Bill Gates, la Biblioteca Ambrosiana, l’Institut de France e così via.
Leonardiana sarà il luogo, unico al mondo, in cui si potrà vedere in una volta sola tutta l’opera, ampia ed eterogenea, di uno dei più grandi geni dell’umanità.
Tutto ciò è reso possibile grazie alla disponibilità di un autentico tesoro costituito dalla collezione di riproduzioni in facsimile dei codici di Leonardo che, dal 1964, dopo attente e rigorose valutazioni del mondo accademico e con decreto del Presidente della Repubblica Italiana, venne affidata a Giunti Editore, il quale li ha messi a disposizione del museo.
Nelle sale della Leonardiana saranno esposti, infatti, i facsimili di tutto ciò che il genio vinciano realizzò con le proprie mani: disegni, codici e i taccuini che Leonardo teneva sempre in tasca e su cui appuntava scoperte, intuizioni e osservazioni della realtà, raccolti per tematiche legate alle diverse vicende della sua vita alla corte degli Sforza.
Infine, a coronamento del percorso, il visitatore potrà ammirare la “pinacoteca impossibile”. In essa saranno esposti tutti i dipinti attualmente conosciuti di mano di Leonardo, riprodotti in scala reale con speciali tecniche ad alta risoluzione, che permetteranno al visitatore di immergersi nella totalità della sua opera pittorica e vivere così un’esperienza unica. Ogni opera sarà accompagnata da un commento che intende mettere in luce la sua storia e le vicende che hanno reso questi capolavori celebri nel mondo.
Il progetto espositivo permanente e l’art direction del museo sono stati progettati da Migliore+Servetto Architects per costruire un’articolata narrazione attraverso strumenti avanzati di luce, multimedialità e grafica ambientale. Il progetto sviluppa una chiave di racconto profondamente innovativa, coinvolgente e spettacolare, che consente al visitatore di indagare le fasi salienti del pensiero leonardesco nell’arco della sua vita, seguendo un percorso che si snoda nelle sale storiche del Castello, definendo ambienti di narrazione inaspettati che restituiscono in modo fortemente scenico la ricchezza dei diversi contenuti: contributi scientifici, riproduzioni di opere, disegni e sistemi interattivi.
La definizione dei temi, il loro sviluppo e la direzione curatoriale sono di Claudia Zevi.
Con Leonardiana torna a vivere il Castello di Vigevano, fondato da Luchino Visconti e divenuto poi sotto gli Sforza un esempio incomparabile di raffinata residenza signorile extraurbana. Con la sua meravigliosa piazza (la prima piazza formale del Rinascimento) e il suo castello, Vigevano rappresenta dunque uno degli esempi più fulgidi, e al tempo stesso meno noti, di architettura rinascimentale.
Partendo proprio dalle testimonianze del suo glorioso passato, Vigevano intende così proporsi come polo culturale d’interesse internazionale. Nella seconda metà del Quattrocento, la Corte rinascimentale degli Sforza visse, infatti, il suo periodo di maggiore splendore, divenendo uno dei centri più importanti in Europa, sede di grandi trasformazioni politiche, economiche e culturali. Ludovico il Moro ebbe molto a cuore le sorti di Vigevano, che volle trasformare da piccolo borgo e roccaforte militare in raffinata residenza signorile attraverso una complessa operazione urbanistica fondata sul mito umanistico - rinascimentale della “città ideale”.
L’episodio della permanenza di Leonardo da Vinci nel vigevanese rappresenta dunque l’opportunità di richiamare l’attenzione su una rilevante eredità culturale, le cui origini sono nella stagione sforzesca delle grandi trasformazioni architettoniche ed economiche inaugurata da Ludovico il Moro, di cui permangono grandiose testimonianze come il Castello e la Piazza Ducale, la Sforzesca, la rete dei navigli, dei mulini e delle cascine.
Il complesso architettonico del Castello di Vigevano si può considerare una piccola città nella città, essendo per estensione uno dei più grandi complessi fortificati d’Europa. Si presenta come un insieme di edifici che occupano una superficie di oltre 70 mila metri quadrati. Potrebbe contenere due volte Buckingham Palace, tre volte la basilica di San Pietro e sei volte il Duomo di Milano.
Vero gioiello rinascimentale, ispirata a rigorosi principi geometrici, Piazza Ducale sorgeva come prima piazza formale e rappresentativa nella storia d’Europa poco prima che a Venezia si desse inizio all’impianto di Piazza San Marco. Inoltre è stata modello di grandi realizzazioni, quali Place des Vosges a Parigi e Plaça Mayor a Madrid.
La presenza di Leonardo, figura per antonomasia evocatrice del connubio tra tecnologia e arte, rappresenta un elemento ideale di raccordo tra un passato autorevole e un presente in pieno cambiamento, che sceglie di fare della cultura e delle nuove tecnologie il proprio futuro.