Leonardo Dalla Torre – Veder venire
La selezioni di lavori qui presentata cerca attraverso l’insorgere di anomalie di superficie,
scoppi visuali, crisi pittoriche, di annunciare una catastrofe.
Comunicato stampa
La selezioni di lavori qui presentata cerca attraverso l’insorgere di anomalie di superficie,
scoppi visuali, crisi pittoriche, di annunciare una catastrofe. Si viene a creare una tensione
visiva dove il sintomo satura l’attesa del divenire, senza poi concludersi, sostando nel
presagio. La parziale apertura delle immagini, le colature, il ribollire della materia,
incarnano tale suggestione.
Era uso corrente tra i minatori di un tempo addentrarsi nel ventre della terra
accompagnati da un pulcino in gabbia allo scopo di sapere quando l’aria fosse troppo
satura di grisou, un gas altamente infiammabile, incolore e inodore sovente causa di
esplosioni nelle miniere, percepibile dal piccolo volatile che in sua presenza iniziava ad
agitarsi e far fremere le ali. Questa pratica faceva si che si potesse in qualche modo
prevenire, veder venire, la catastrofe.
Così come le ali divinatorie dei pulcini fremevano davanti alla calamità, queste pitture si
animano inquiete di risvolti innaturali e premonitori, sull’orlo della detonazione. Inserite in
uno spazio adibito a cappella, angusto, grezzo e poco illuminato, esse sono immerse in
un ambiente carico di sacralità e allo stesso tempo vicino al ricordo degli antri minerari.
Questa duplice lettura si dispiega nella citazione di figure riprese sia dall’iconografia
sacra, che dall’immaginario profano, evidenziandosi negli sguardi di madonne e corpi
soggiacenti alla crisi.
Leonardo Dalla Torre