Leonardo Devito – My Favourite Things

Informazioni Evento

Luogo
ACAPPELLA
Vico Santa Maria a Cappella Vecchia 8 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mar > ven 16:30 – 19:30 | sabato su appuntamento

Vernissage
28/04/2023

ore 19

Artisti
Leonardo Devito
Generi
arte contemporanea, personale

Acappella è lieta di presentare ‘My Favourite Things’, prima esposizione personale in galleria dell’artista toscano Leonardo Devito.

Comunicato stampa

“Poche cose, protette da solide mura, o disseminate nell’ampio paesaggio del Vallese, accompagnano Rilke, come lontane e tenaci abitudini. (...) Vivono nella vastità di un paesaggio metaforico e reale intessuto di mille voci che, insieme, sono partecipi di un’unica, potente melodia”.1 Le parole di cui Sabrina Mori Carmignani si serve per introdurre le riflessioni dello scrittore, poeta e drammaturgo Rainer Maria Rilke attorno alla melodia delle cose, quindi alle emozioni, ai significati e alle sensazioni che vi attribuisce, consentono di individuare la relazione che Leonardo Devito intesse con le sue cose preferite, come dichiara il titolo della mostra. Si tratta, come per Rilke, di un rapporto intimo con le cose, termine che identifica non solo gli oggetti ma anche determinate situazioni e atmosfere accordate insieme in una melodia. Le opere di Devito intendono restituire il suo legame profondo e solitario con esse, osservate e preservate attentamente nel corso del tempo. La pittura e il bassorilievo non traghettano mai, infatti, atmosfere casuali, al contrario mostrano scenari che hanno radici profonde e lontane, legati alla sua storia personale o a immaginari di cui si sente partecipe, ripresi talvolta dalla letteratura o dall’arte antica, medievale e rinascimentale.
Ne è un esempio ‘Spaghetto a Porta Palazzo’, dipinto calato in un luogo del cuore dell’artista che diviene campo semantico di affetti, memorie, riferimenti puri e sinceri. A partire da un immaginario o un soggetto, come il noto mercato torinese, Devito predilige dar vita ad una narrazione spontanea lasciando spazio alla propria immaginazione guidata dalla pittura che progressivamente dilata l’immagine mentale, la trasforma e la esaurisce. Il processo artistico risulta così più sincero e spontaneo per l’artista la cui azione dichiaratamente ludica è compiuta su tele e bassorilievi di piccole e medie dimensioni, necessarie per poter cogliere le sue cose preferite nella loro interezza e semplicità. Il carattere disinteressato e ludico pare divenire, in realtà, un espediente di difesa: porgere le proprie cose dell’affetto può affaticare dal momento che implica estrapolarle da sé e lasciare che vengano guardate da fuori, comprenderle senza soccombere alle stesse. Così, il trasformare la loro restituzione pittorica e scultorea in un momento del gioco lascia affiorare una presa di distanza dell’artista, che lo tutela da eventuali smarrimenti emotivi. Il gioco, non a caso, diviene anche soggetto di differenti opere: ne è un esempio ‘Gormiti’ che, recuperando l’estetica bizantina nella resa spaziale, mette in mostra l’adolescenza inerte dinanzi un’infanzia appena terminata, per la quale si prova nostalgia e al contempo urgenza di distacco. L’intento ultimo di Devito non è quello di creare narrazioni concluse, al contrario lasciare che chi osserva completi la lettura dell’opera attraverso la propria posizione di visione che, articolata e complessa, risveglia memorie e sensazioni lontane. L’artista ci spinge, quindi, a non lasciar andare — nel suo senso più ampio — le cose con le quali instauriamo una connessione profonda: emblematica, in tal senso, è l’opera ‘Signori Calabresi’, realizzata a partire dal disegno di una coppia, trovato casualmente, che ha permesso a Devito di far emergere un luogo mentale dell’affetto legato ai nonni, alle lontane origini calabresi, ai colori, all’atmosfera che vi si respira. La sua sensibilità artistica nasce, pertanto, dall’urgenza di restituire il raccolto delle sue cose preferite protette con cura, dapprima delicatamente coltivate.

Laura Di Teodoro
1 Rilke R. M., Appunti sulla melodia delle cose, (a cura di) Sabrina Mori Carmignani, Firenze, Passigli Editori 2006, pp. 5-6.

[email protected] www.museoapparente.eu +39 3396134112
Artist: Leonardo Devito
Title: MY FAVOURITE THINGS
Venue: Galleria ACAPPELLA
Vico Santa Maria a Cappella Vecchia 8/A
Opening: Friday 28th April 2023, 7pm
until: 5th June 2023
tue > fri 4.30 – 7.30 | and by appointment

Acappella is delighted to present 'My Favourite Things' first solo exhibition with the gallery by the Italian artist Leonardo Devito.

“Few things, protected by solid walls, or scattered across the vast Valais landscape, accompany Rilke, like distant and tenacious habits. (...) They live in the vastness of a metaphorical and real landscape interwoven with a thousand voices which, together, participate in a single, powerful melody”. 1 The words Sabrina Mori Carmignani uses to introduce the writer's reflections, poet and playwright Rainer Maria Rilke around the melody of things, therefore the emotions, meanings and sensations he attributes to them, allow us to identify the relationship that Leonardo Devito weaves with his favorite things, as the title of the exhibition declares. It is, as for Rilke, an intimate relationship with things, a term that identifies not only objects but also certain situations and atmospheres tuned together in a melody. Devito's works intend to restore his deep and solitary bond with them, carefully observed and preserved over time. In fact, the painting and the bas-relief never convey casual atmospheres, on the contrary they show scenarios that have deep and distant roots, linked to his personal history or to imaginaries in which he feels a part, sometimes taken from literature or from ancient, medieval and renaissance.
An example of this is 'Spaghetto a Porta Palazzo', a painting placed in a place in the artist's heart that becomes a semantic field of affections, memories, pure and sincere references. Starting from an imaginary or a subject, such as the well-known Turin market, Devito prefers to give life to a spontaneous narration, leaving room for his own imagination guided by painting which progressively expands the mental image, transforms it and exhausts it. The artistic process is thus more sincere and spontaneous for the artist whose openly playful action is performed on small and medium-sized canvases and bas-reliefs, necessary to be able to grasp his favorite things in their entirety and simplicity. The disinterested and playful character actually seems to become an expedient of defense: offering one's things of affection can be tiring since it implies extrapolating them from oneself and letting them be looked at from the outside, understanding them without succumbing to them. Thus, the transformation of their pictorial and sculptural restitution into a moment of play allows the artist to take a distance from it, which protects him from possible emotional loss. The game, not surprisingly, also becomes the subject of different works: an example is 'Gormiti' which, recovering the Byzantine aesthetic in the spatial rendering, shows inert adolescence in front of a childhood that has just ended, for which he feels nostalgia and at the same time the urgency of detachment. Devito's ultimate intent is not to create finished narratives, on the contrary to let the observer complete the reading of the work through his own position of vision which, articulated and complex, awakens distant memories and sensations. The artist therefore urges us not to let go - in its broadest sense - the things with which we establish a profound connection: emblematic, in this sense, is the work 'Signori Calabresi', created starting from the drawing by a couple, found by chance, which allowed Devito to bring out a mental place of affection linked to his grandparents, to the distant Calabrian origins, to the colours, to the atmosphere that one breathes there. His artistic sensibility therefore arises from the urgency to return the harvest of his favorite things carefully protected, first delicately cultivated.

Laura Di Teodoro

1 Rilke R. M., Appunti sulla melodia delle cose, curated by Sabrina Mori Carmignani, Florence, Passigli Editori 2006, pp. 5-6.

Leonardo Devito (b. Florence, 1997) lives and works in Turin, Italy. He studied at the Academy of Fine Arts of Florence (BFA, 2020) and at the Akademie der Bildenden Künste in Vienna. Devito is currently pursuing an MFA in painting at the Albertina Academy of Fine Arts of Turin.