Leonardo una mostra impossibile
La mostra consta di 17 opere di Leonardo Da Vinci, tra i capolavori dell’artista conservati nei musei di tutto il mondo, riprodotte in altissima definizione e in formato reale.
Comunicato stampa
L’esposizione d’arte “Leonardo una mostra impossibile” si terrà dall’11 luglio al 31 ottobre nei locali della Chiesa propositura di Santa Croce a Vinci (Firenze), organizzata nell’ambito delle celebrazioni leonardiane 2015. La mostra consta di 17 opere di Leonardo Da Vinci, tra i capolavori dell’artista conservati nei musei di tutto il mondo, riprodotte in altissima definizione e in formato reale. L’esposizione rientra in un più ampio progetto dal titolo “Mostre impossibili” nato dalla collaborazione tra Rai Radiotelevisione Italiana e il Ministero per i Beni e le Attività culturali, consistente nella realizzazione di riproduzioni – ad altissima definizione e in formato reale – dei capolavori dell’arte italiana conservati nei musei di tutto il mondo.
Saranno esposte le seguenti opere: Madonna del Garofano, Ginevra de Benci, Madonna Benois; Ritratto di Musicante; Dama con l’ermellino; San Girolamo; Annunciazione; Le Belle Ferronnière; Vergine delle Rocce Parigi; Madonna con il bambino e Sant’Anna; Monna Lisa (La Gioconda); Testa di donna (La Scapiliata); Vergine delle Rocce; Bacco; L’Adorazione dei Magi; San Giovanni Battista e l’Ultima cena. Le opere si potranno vedere in una riproduzione in scala 1:1 grazie a tecniche digitali d’avanguardia e riproduzioni di altissima definizione ponendo lo spettatore virtualmente di fronte all’opera d’arte originale.
La mostra rende accessibile a un pubblico vastissimo la fruizione di opere d’arte che finora potevano essere ammirate soltanto sul posto. La riproduzione è realizzata a partire da una matrice ad altissima risoluzione, poi digitalizzata, calibrata nei valori di luminosità e cromaticità, quindi trasferita su un supporto omogeneo e trasparente a grana finissima delle stesse dimensioni dell’originale.
L’inaugurazione si terrà oggi, venerdì 10 luglio, alle ore 18,30 alla presenza di Monsignor Renato Bellini, parroco della chiesa di Santa Croce; Giuseppe Torchia, sindaco di Vinci; Paolo Santini, assessore alla cultura del comune di Vinci; Alberto Casini, presidente dell’associazione centro studi Leonardo da Vinci; la dr.ssa Roberta Barsanti direttrice del Museo Leonardiano di Vinci; il Prof. Claudio Strinati, storico dell’arte; il dr. Renato Parascandolo, la Dr.ssa Costanza Esclapon, Rai radiotelevisione italiana direttore Comunicazione e Relazioni Esterne e l’onorevole Dr. Antonello Giacomelli, sottosegretario di stato allo sviluppo economico con delega alle telecomunicazioni. Tra gli ospiti dell’inaugurazione anche Sergio Zavoli e Tiberio Timberi.
“Questa è l’unica soluzione praticabile – dicono gli organizzatori – per presentare l’opera omnia di un artista. Questo progetto nasce con l’intento di promuovere, nelle città italiane e nel mondo, l’arte e la cultura del nostro paese. In questo senso, le mostre impossibili sono dei “trailer” per invogliare il turismo culturale nelle città d’arte, ma anche un mezzo per promuovere all’estero i prodotti dell’industria italiana potendo abbinare, nel corso di eventi espositivi, i capolavori conservati nei nostri musei ai prodotti delle nostre imprese”.
Per informazioni: www.leonardounamostraimpossibile.it; Intero 10 euro, ridotto 8; ridotto speciale 6,50 (Museo Leonardiano e mostra). Per i residenti di Vinci la mostra è gratis. Ufficio stampa: Lorenzo Galli Torrini 333/3222377 ([email protected]); Antonio Pirozzi 339 5238132 e Sara Chiarello 329 9864843 ([email protected])
Informazioni:A Vinci la mostra impossibile, organizzata nel 2008 con supporti diversi rispetto a quelli che saranno utilizzati stavolta (oggi molto più avanzati tecnologicamente), registrò oltre 70mila ingressi. Le “mostre impossibili” consentono di raccogliere in un unico spazio opere disperse nei musei di tutto il mondo, nelle collezioni private, nelle chiese ecc. (oltre alle tele e alle tavole, anche gli affreschi).
Finora la Rai ha realizzato le “mostre impossibili” di Raffaello (40 opere), Caravaggio (60 opere) e l’intera opera pittorica di Leonardo: tra queste, anche dipinti di grandi dimensioni come L’ultima cena (9 m × 5 m ca.), La scuola di Atene (5 m × 7 m), La decollazione del Battista (6 m × 3,50 m ca.) (informazioni su www.mostreimpossibili.rai.it). Esposte in varie città italiane (Roma, Napoli, Torino, Catania, Salerno, Vigevano, Avellino,Vinci ecc.) e straniere (Chicago, Malta, Santa Cruz), le mostre hanno riscosso il consenso di autorevoli storici dell’arte (Settis, Strinati, Calvesi, Bologna, Mahon, Fernandez ecc.) e sono state visitate, finora, da oltre ottocentomila persone.
Le riproduzioni sono “certificate”, nel senso che la loro fedeltà all’originale è comprovata da autorevoli storici dell’arte italiani e stranieri. Le mostre impossibili comprendono un insieme di moduli facilmente assemblabili: in primo luogo le riproduzioni stesse e i pannelli esplicativi; un sito Internet, approntato appositamente (la moderna versione dei tradizionali cataloghi) dove è possibile leggere, vedere e ascoltare numerosi approfondimenti; un insieme di sussidi audiovisivi (multivisioni, documentari, fiction, Dvd ecc.); audioguide realizzate con il contributo di autorevoli critici e storici dell’arte. La mostra nella chiesa di Santa Croce a Vinci, con tutta l’opera pittorica di Leonardo esposta, rimarrà aperta per circa 4 mesi, dal 10 luglio al 31 ottobre.
L’iniziativa, che ha ottenuto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, i patrocini del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e della Regione Toscana, oltre al contributo e l’organizzazione del comune di Vinci, dell’associazione internazionale centro studi Leonardo da Vinci con sede nella biblioteca Leonardiana e della Rai, ha due sponsor ufficiali di elevato livello con aziende sul territorio come Industrie Bitossi spa e Sammontana spa.
Dichiarazioni del sindaco e dell’assessore alla cultura
“Siamo estremamente soddisfatti – ha affermato il sindaco Giuseppe Torchia - del risultato di questa collaborazione fra il comune di Vinci e la Rai radiotelevisione italiana, una delle aziende culturali più innovative e all’avanguardia d’Europa, per onorare Leonardo nel suo luogo d’origine. Si tratta indubbiamente del primo passo verso le celebrazioni leonardiane per il 2019, anno in cui ricorrerà il cinquecentesimo anniversario della morte. Per noi quello sarà un appuntamento cruciale, e ci stiamo preparando al meglio per organizzare eventi all’altezza della ricorrenza sia dal punto di vista scientifico che divulgativo”.
“La questione della riproduzione dell’opera d’arte nell’era della digitalizzazione ad altissima definizione, - ha affermato l’assessore alla cultura Paolo Santini - è questione aperta e di grande attualità. Il dibattito è in corso, e qui a Vinci ne abbiamo già affrontati gli aspetti tecnici nel mese di maggio in occasione dell’inaugurazione della mostra ancora in corso all’interno del Museo Leonardiano relativa al disegno dell’Uomo vitruviano riprodotto digitalmente in tre dimensioni. È un dibattito stimolante, che ci insegna prima di tutto una cosa: oggi poter esplorare l’opera d’arte in tutti i suoi particolari, “maneggiandola” magari e osservandola da pochi centimetri di distanza è possibile solo attraverso riproduzioni digitali. La strada è tracciata, si tratta per noi di seguirla e di percorrerla insieme a centri di ricerca e istituzioni che consentano la divulgazione dei risultati che si possono ottenere con le nuove tecnologie. Per questo la nostra collaborazione con la Rai assume un aspetto particolarmente importante, nel segno del Genio leonardesco”.