L’eredità dei Bastardini
Trentadue opere, quadri e sculture che vanno dal Trecento all’Ottocento, per raccontare un brano di storia di Bologna e delle istituzioni che sono sorte sul territorio per accogliere i fanciulli abbandonati, i pellegrini e i mendicanti.
Comunicato stampa
A Palazzo Pepoli Campogrande il 18 gennaio alle ore 17 inaugura la mostra a cura di Gian Piero Cammarota, Marinella Pigozzi e Serena Maini, organizzata dalla Provincia di Bologna in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici ed Etnoantropologici di Bologna.
Trentadue opere, quadri e sculture che vanno dal Trecento all’Ottocento, per raccontare un brano di storia di Bologna e delle istituzioni che sono sorte sul territorio per accogliere i fanciulli abbandonati, i pellegrini e i mendicanti.
Opere che raramente, e solo in parte, sono state esposte. E' il caso del medagliere, in mostra per la prima volta, che raccoglie gli oggetti lasciati fra le fasce dei neonati abbandonati: monete e medaglie spezzate a metà, giustacuori, immagini sacre, spesso accompagnati dal nome del fanciullo.