Lesia Vasylchenko – Children of Infinity
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Children of Infinity è la prima mostra personale in Italia dell’artista ucraina Lesia Vasylchenko, curata da Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi e presentata da Adiacenze nell’ambito di ART CITY Bologna 2025 in occasione di ARTEFIERA
Comunicato stampa
Children of Infinity è un’esplorazione cinematografica della fragilità dell’esistenza umana e dell’esperienza del tempo nel mondo contemporaneo. Radicata nei principi filosofici, culturali e artistici del Cosmismo ucraino—una visione e un movimento che vede il destino dell’umanità profondamente connesso al cosmo—la mostra riflette sulle dimensioni tecno-utopiche delle narrazioni sociali, politiche e planetarie che si sviluppano simultaneamente sul nostro pianeta. Indaga le interconnessioni tra cultura umana, tecnologie spaziali e politica del tempo.
La mostra consiste in una costellazione di opere video, registrazioni sonore, filatelia e una scultura indossabile. Utilizzando dati satellitari SAR (Synthetic-Aperture Radar), filmati, CGI e immagini generate dall’intelligenza artificiale, Children of Infinity visualizza la posizione precaria dell’umanità all’interno di un quadro temporale in continua evoluzione.
Al centro della mostra si trova l’opera video “Children of Infinity”, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio Radioastronomico di Medicina / Istituto Nazionale di Astrofisica di Bologna. Ispirata a un capitolo del romanzo di fantascienza del 1964 “Children of Infinity” dello scrittore, cosmista e dissidente politico ucraino Oles Berdnyk, l’opera video rende omaggio alla visione del poeta sul progresso tecnologico e sull’evoluzione della cibernetica e dell’intelligenza artificiale, che potrebbero condurre l’umanità verso l’immortalità e l’infinità. Allo stesso tempo, contempla un’umanità armoniosa, libera dalla violenza e dalla paura.
La mostra mette in dialogo molteplici temporalità: gli antichi metodi ucraini dell’astrologia e della misurazione del tempo; il presente, plasmato dalla devastazione della guerra e dell’ecocidio; e futuri speculativi liberi da strutture egemoniche. Questi strati temporali si fondono evocando una collisione di scale fisiche e temporali, evidenziando i limiti della percezione umana del tempo. I paesaggi reali e virtuali fungono da spazi meditativi in cui gli spettatori si confrontano con l’interazione tra pluralità di passati e futuri speculativi.
BIO
Lesia Vasylchenko (nata a Kyiv, Ucraina) lavora con una varietà di media, tra cui video, fotografia, installazioni e curatela. Nella sua pratica research-based, Vasylchenko esplora gli incontri tra culture visive, tecnologie dei media e cronopolitica. È la fondatrice di STRUKTURA. Time, un’iniziativa interdisciplinare per la ricerca e la pratica nel contesto delle arti visive, dell’archeologia dei media, della letteratura e della filosofia. Ha conseguito una laurea in Giornalismo presso l’Università Nazionale Taras Shevchenko di Kyiv e in Belle Arti presso l’Accademia Nazionale delle Arti di Oslo.
Vasylchenko ha recentemente esposto alla Pochen Biennial for Multimedia Art (Ex Oriente Ignis), alla MUNCH Museum's Triennale (The Machine Is Us) e alla Henie Onstad Triennale for Photography and New Media (New Visions). È stata nominata per la Sparebankstiftelsen DNB Grant Exhibition nel 2022 ed è stata insignita del Sandefjord Kunstforenings Art Prize nel 2023. Attualmente è candidata al PinchukArtCentre Prize 2025.
Le sue opere fanno parte della collezione del Museum of Contemporary Art KIASMA / Finnish National Gallery a Helsinki, Finlandia.