Letizia Battaglia – Fotografie
In mostra 30 immagini degli anni della guerra di mafia a Palermo mescolate ai suoi celebri ritratti di bambine, perchè “anche se fragili sono la salvezza, la forza delle nuove donne di domani”.
Comunicato stampa
È stata una delle proposte più apprezzate dal pubblico del festival Pazza Idea. Femminile Plurale la mostra ‘Letizia Battaglia. Fotografie’, allestita da Luna Scarlatta in occasione dell’arrivo a Cagliari della grande fotografa per l’apertura del festival. 30 immagini degli anni della guerra di mafia a Palermo mescolate ai suoi celebri ritratti di bambine, perchè “anche se fragili sono la salvezza, la forza delle nuove donne di domani”.
“Siamo molto felici di offrire alla città una mostra di questo valore e nel vedere quanto il pubblico si sia emozionato e commosso anche per l’opportunità di incontrare Letizia Battaglia.” Così la direttrice artistica del festival Pazza Idea, Mattea Lissia.
Quando abbiamo ricevuto le fotografie in ufficio, è stata una grande emozione. Di qualcuna abbiamo pensato “è troppo dura”. Ma naturalmente è sempre e solo una questione di verità, di cuore e di coraggio, di voler assaporare quel “bicchiere di realtà” di cui spesso ha parlato Battaglia. E anche la seconda mostra, il “Repertorio dei Misteri della mia infanzia”, ha lo stesso filo conduttore del disvelamento della realtà attraverso lo sguardo più puro e spietato che esista: quello dei bambini.
In collaborazione con il Consorzio Camù la mostra resterà ora aperta al pubblico, nelle sale del centro comunale d’arte Il Ghetto, fino al prossimo 6 gennaio 2019, così come il Repertorio dei Misteri della Mia Infanzia, il progetto artistico di Manuela Fiori.
In questo progetto, allestito da Revolvèr, una bambina degli anni ‘70 interroga sè stessa e il mondo dei “grandi” con sguardo timido, perplesso, ironico e vi invita a spiare fra i misteri della sua e della vostra infanzia. Trentasei illustrazioni accolgono e circondano i visitatori nei loro nascondigli/capanna. Quali erano le domande e i vostri dubbi bambini? E quali gli inspiegabili imperativi dei “grandi” a cui non potevate sottrarvi? Quali le questioni sospese che ancora vivono e riemergono nei vostri ricordi? Una terza postazione è tutta per voi. Regalateci i misteri delle vostre infanzie scrivendoli su un cartoncino nero con il vostro nome di battesimo, luogo e data di nascita. Domanda chiamerà domanda in un gioco di memorie senza fine.