Letizia Battaglia – Minime d’amore
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Comunicato stampa
L’amore è fuori moda?
Rispondendo ad una domanda se l’amore fosse fuori moda, durante un’intervista rilasciata poco dopo la pubblicazione di Frammenti di un discorso amoroso (1977), Roland Barthes rispose “Sì, lo è, senza alcun dubbio.”
Argomentando meglio il suo pensiero affermò che certamente l’amore era fuori moda e impopolare soprattutto nell’ambiente intellettuale e che esisteva di contro un sentimento popolare che contemplava l’argomento, ma assimilandolo comunque alla follia.
In entrambi i casi, l’amore era svalutato, considerato spesso una malattia da cui guarire.
Barthes concludeva il ragionamento sull’amore ai tempi moderni con un’immagine molto interessante: una Giulietta che abita al venticinquesimo piano, senza un balcone e senza un Romeo a contemplarla.
Penso purtroppo che sia in parte ancora così e che da allora sia cambiato molto poco, serpeggia ancora un atteggiamento snob verso le ragioni del sentimento, che mi risulta però irrazionale e sterile, perché tutti proprio tutti, ne sperimentano, presto o tardi, gli effetti.
La ragione di questa diffidenza è forse che l’amore spaventa, ammettere di amare spaventa, essere fragili, lasciarsi andare al sentimento spaventa. Perché amare presuppone un totale atto di fiducia verso l’altro, presuppone un rischio da correre, presuppone il sogno, una corsa euforica verso l’incerto, la possibilità di soffrire e di perdere, la possibilità di lottare per una ragione.
Minime d’amore di Letizia Battaglia racconta dell’amore in senso assoluto perché il sentimento amoroso ha toni molto diversi e ha ragioni molto diverse.
Non è solo la relazione complessa tra due individui, siano essi uomo donna, uomo uomo, donna donna, ma contempla una concentrazione ben più grande di relazioni, intensità e consapevolezze.
L’archivio di Letizia Battaglia, accanto alle sue opere più note e iconiche, quelle della fotoreporter straordinaria che tutti conoscono - a cui più generazioni di donne (e uomini) guardano come esempio di coraggio e libertà - offre anche un’inaspettata quantità di lavori intimi e poetici, tracce di un’incredibile umanità.
Vite di persone lontane ormai nel tempo e molte disperse nello spazio, vite che hanno certamente amato.
Abbiamo deciso così di provare a mostrare la potenza di queste relazioni, le varie sfaccettature di uno stesso sentimento, l’alchimia di uno sguardo tra due innamorati, la dolcezza del bacio di una madre, la fedeltà di un animale al suo umano, il narcisismo, l’altalena infinita dell’abbandono.
L’umanità di Letizia Battaglia è colta nell’autenticità del sentimento amoroso, i suoi occhi hanno visto l’arcobaleno delle emozioni.
C’è così l’amore per la dignità di Felicia Impastato, che soffoca nella ricerca della verità il dolore, c’è l’amore di un bambino in viaggio con la fantasia, stretto al suo amico immaginario.
C’è l’amore per l’amica Fiamma che impedisce di annegare completamente nella pazzia, c’è l’amore grezzo di due amanti che nella loro potenza non sanno di assomigliare a due divinità arcaiche.
C’è l’amore del bambino che si inebria del profumo rassicurante di sua madre, c’è la sorellanza di bambine che sempre sapranno di poter contare l’una sull’altra.
C’è l’amore egoista e vano verso la propria bellezza, sia essa acerba o sfiorita, c’è la passione dei corpi che si cercano e si trovano.
C’è il corpo negato dalla reclusione che non rinuncia a manifestare la propria sensualità.
C’è l’amore racchiuso nell’abbraccio di una giovane famiglia e c’è l’amore per la scoperta e per il paesaggio che ci attende.
Infine c’è l’amore per la vita, che è la sola ragione per continuare a sorridere e sopravvivere al tempo, alla paura, alla mancanza di libertà, alla povertà, all’ignoranza, alla solitudine.
Su tutto c’è l’amore di Letizia per la bellezza che, attraversando il suo occhio d’artista, si tuffa nell’immagine e la rende irripetibile.
Rispettiamo le regole di distanziamento sociale e adottiamo precauzioni per la salute e la sicurezza.
Ai visitatori verrà chiesto di indossare una mascherina.
Un grazie sentito alle cantine Planeta e Sicily by Car
allestimento di Michael Lo Bianco
Letizia Battaglia | Minime d'amore
curated by Agata Polizzi
FPAC MILANO
opening September 14, 2021
h 4 - 8
September 15 - November 20, 2021
via San Rocco 11, 20135 MILANO
Is love out of fashion?
During an interview shortly after the publication of Frammenti di un discorso amoroso (1977), in reply to the question of whether love was out of fashion Roland Barthes said, “Yes, it is, without any doubt.”
Discussing his idea further he asserted that love was absolutely out of fashion and unpopular especially in intellectual circles, but that on the other a popular emotion that considers the theme, whilst still absorbing its madness, existed.
In both cases, love was undervalued, and often considered an illness that should be cured.
Barthes finished his discussion on love in modern times with a very interesting image: a Juliet who lived on the 24th floor without a balcony, and without a Romeo to admire her.
Unfortunately, I think that little has changed since then. A snob-like attitude still wraps itself around discussions about emotions. This seems irrational and fruitless to me, especially since sooner or later everyone feels their effects.
The reasoning behind this mistrust is perhaps the fact that love is frightening. It is frightening to admit to loving, to be fragile, to let oneself give into emotions. To love implies an act of total trust towards another, a risk to take, a dream, a euphoric race towards uncertainty, the possibility to suffer or to lose, the chance to have a reason to fight.
Minime d’amore by Letizia Battaglia is about love in an absolute sense because the emotion of love has so many different tones and motives.
It isn’t just the complex relationship between two individuals – be it man and woman, man and man, woman and woman – but considers a much greater collection of relationships, intensity and awareness.
Besides her most famous and iconic images – those incredible works of a photo reporter that everyone knows and that a generation of women (and men) look at as an example of courage and freedom – the archive of Letizia Battaglia offers an unexpected quantity of intimate and poetic works, traces of an incredible humanity. Lives of people now far away in time and lost in space, lives that certainly loved.
We wanted to try to show the power of these relationships, the various facets of the same emotion. The alchemy of a glance between two people in love, the sweetness of a mother’s kiss, the loyalty of an animal and its human, the narcissism, the unending back and forth of abandonment.
Letizia Battaglia’s humanity is captured in the authenticity of love. Her eyes have seen a rainbow of emotions.
There’s the love for Felicia Impastato’s dignity, that suffocates pain in the search for truth. There’s the love of a child playing close to his imaginary friend. There’s the love for Fiamma, the friend, that prevents a total drowning in madness. There’s the unrefined love of two lovers, that in their strength do not know that they resemble ancient divinities.
There’s the love of the child intoxicated in the reassuring scent of their mother. There’s the sisterhood of girls that know that they can always count on one another.
There’s selfish and vain love towards one’s own beauty – be it young or faded. There’s the passion of bodies who search for and then find each other.
There’s the body denied by imprisonment that does not give up showing its own sensuality.
There’s the love contained in the embrace of a young family. There’s the love for discovery and the outdoors that awaits us.
Finally, there’s love for life. The only reason to continue to smile and survive time, fear, the loss of liberty, poverty, ignorance and loneliness.
Above everything, there’s Letizia’s love for beauty that, coming together with her artist’s eye, dives into the image and makes it unique.
We comply with social distancing rules and have health and safety precautions in place.
Visitors will be asked to wear a face mask.
special thanks to Planeta winery and Sicily by Car
exhibition design by Michael Lo Bianco