Letizia Battaglia – Senza fine
Un omaggio alla fotografa siciliana, paladina dei diritti civili.
Comunicato stampa
Organizzata da Electa in collaborazione con l’Archivio Letizia Battaglia e la Fondazione Falcone per le Arti, la mostra è curata da Paolo Falcone e riunisce 70 fotografie di grande formato.
Senza fine è una costellazione di opere di Letizia Battaglia (Palermo, 1935 – 2022) che ripercorrono le principali tematiche della sua carriera. Con questa mostra ad Aosta si mantiene la tradizione di rompere gli schemi, cancellare confini, superare le cronologie e costruire un’opera polifonica, la più̀ rappresentativa possibile, in grado di offrire una visione unitaria di un lavoro durato quasi cinque decenni.
Senza Fine è un omaggio anche all’architetta Lina Bo Bardi (1914-1992) e all’allestimento realizzato nel 1968 per la collezione d’arte del MASP-Museu de arte de São Paulo in Brasile, dove sospende le opere con dei cavalletti di cristallo. Per l’Area Megalitica, così come già avvenuto per le Terme di Caracalla a Roma – prima tappa della mostra – i cristalli diventano una foresta sospesa, con fotografie bifacciali di grande formato, venendo così a creare una installazione aperta, non verticale e gerarchica, delle opere fotografiche.
L’esposizione troverà opportuna cornice negli ampi spazi dell’Area megalitica di Aosta, prezioso scrigno di testimonianze archeologiche che, dalla tarda epoca neolitica a oggi, restituiscono alla città un patrimonio di oltre 6000 anni di storia. Dalla Preistoria al Medioevo, passando attraverso le Età del Rame, del Bronzo, del Ferro fino a tutta l’epoca romana, l’età tardoantica e altomedievale, questo sito offre ai visitatori uno straordinario viaggio nel tempo in una cornice affascinante che lega passato e futuro.
Le immagini più note di Letizia Battaglia consegnano alla storia una delle pagine più sanguinose, poetiche, struggenti e drammatiche della Sicilia. Ma questa mostra intende aprirsi a un universo di fotografie realizzate fuori dalla sua terra, tappe di viaggi fondamentali per comprendere in modo più profondo l’insieme della sua opera e del suo pensiero. Fotografia, cronaca e vita privata confluiscono in unico percorso, che mette in luce la straordinaria sensibilità e umanità della fotografa palermitana.