L’Hommage
Le due figure si approcciano l’una di fronte all’altra in rispettoso silenzio. L’incontro scaturisce nella consegna di un dono L’Hommage, la consacrazione di un legame prima di ripartire ognuno per il proprio viaggio.
Comunicato stampa
Si inaugurerà martedì 2 giugno alle ore 18, presso la Piramide dell'Ottica Ruffo in Passeggiata a Viareggio, l'installazione L'Hommage di Bruno Larini e Clarissa Spirit a cura di Maurizio Marco Tozzi.
Durante un percorso senza tempo due viandanti provenienti da chissà quale epoca e quale mondo si ritrovano finalmente in uno spazio sicuro che li porta a riconoscersi. La Piramide rappresenta quella montagna sacra dove le esperienze del passato, presente e futuro si fondono in un incontro propiziatorio.
Le due figure si approcciano l'una di fronte all'altra in rispettoso silenzio. L'incontro scaturisce nella consegna di un dono L'Hommage, la consacrazione di un legame prima di ripartire ognuno per il proprio viaggio.
L'Hommage è un'installazione site specific degli artisti Bruno Larini e Clarissa Spirit che hanno realizzato due figure a grandezza naturale che rappresentano una tappa della vita di due viandanti per alcuni aspetti cybernetici ma con molti retaggi del passato e con riferimenti mitologici evidenziati dai loro particolari e simbolici dettagli.
Due figure dissimili come quelle degli stessi autori provenienti entrambi da esperienze artistiche ventennali ma vissute in maniera molto diversa. Bruno Larini ha partecipato come scultore e videomaker a molte personali e collettive in Italia e all'estero fra cui ricordiamo la Biennale di Venezia del 2011. Clarissa Spirit è invece uno dei numerosi alias di un'artista che fa del suo non apparire e non lasciare una firma precisa sulle sue opere un modo di interpretare l'arte al di fuori degli schemi.
Oggi le due sensibilità si ritrovano e si uniscono ne L'Hommage all'interno della caratteristica Piramide dell'Ottica Ruffo sulla Passeggiata di Viareggio.
L'Hommage è anche un'operazione di riqualificazione della Passeggiata dove da molto tempo mancano eventi culturali di livello per i quali la famiglia Ruffo ha messo subito a disposizione l'utilizzo del proprio spazio.