Lia Pascaniuc – Liquid Landscape
In occasione della decima edizione di Fotografia Europe, il festival internazionale di fotografia dedicato quest’anno al tema “Effetto Terra”, l’artista rumena Lia Pascaniuc partecipa al Circuito Off con la mostra LIQUID LANDSCAPE, a cura di Chiara Canali, allestita negli spazi della galleria RezArte Contemporanea di Reggio Emilia.
Comunicato stampa
Temi cari all’artista Lia Pascaniuc, già allieva del maestro Franco Fontana, sono i valori della sostenibilità e dell’ecologia, nella prospettiva di un’ideale armonia e convivenza tra pianeta e umanità. Con la sua ricerca Lia Pascaniuc esplora le emergenze della società odierna, in primo luogo l’acqua, l’ambiente e i suoi fenomeni naturali.
Le trasformazioni irreversibili, i cambiamenti climatici, il global warming sono alcuni degli ambiti di indagine affrontati con la tecnica fotografica e con l’utilizzo di nuove tecnologie multimediali, dalla video-installazione all’ologramma.
Influenzata dalle parole e dal pensiero di Zygmunt Bauman che definisce “modernità liquida” la nostra condizione attuale per la transitorietà e l’insicurezza dei rapporti, Lia Pascaniuc ha dato avvio a un progetto in divenire intitolato Vita Liquida dove l’acqua è assente e l’inquadratura, interamente oscurata attraverso particolari banchi ottici, lascia il campo alla vita delle creature marine, nel vuoto più assoluto di una spazialità condivisa.
Le fotografie di questa serie, eseguite analogicamente all’interno del set di un acquario artificiosamente deprivato dell’acqua, si concentrano unicamente sulle variopinte sfumature dei pesci, che spiccano dal buio più assoluto dello sfondo. La sottrazione di liquidi diventa metafora di una sensazione di incertezza, mutevolezza e virtualità, che viene ancor più approfondita nella recente sperimentazione tecnologica.
L’artista si è rivolta alla tecnologia olografica avvalendosi di una particolare attrezzatura con vetro inclinato come strumento di trasmissione delle immagini. In queste sculture, che presentano al loro interno dei video in 3D con le immagini in movimento di pesci chirurgo, color giallo fosforescente o di meduse iridescenti fluttuanti nel vuoto, la fluidità della visione tridimensionale balza al di fuori della scultura e si proietta nello spazio, destando nello spettatore un senso di instabilità e vertigine.
La mostra LIQUID LANDSCAPE anticipa il prossimo progetto monografico dell’artista Lia Pascaniuc, intitolato VITA LIQUIDA, a cura di Chiara Canali, che si terrà all’Acquario Civico di Milano, con il patrocinio del Comune di Milano, dal 19 novembre 2015 al 10 gennaio 2016 (catalogo Silvana Editore).
Biografia Lia Pascaniuc
Lia Pascaniuc, classe ’81, studia arti e mestieri contemporanei in Romania per proseguire poi dal ‘98 gli studi a Torino. Segue da assistente il maestro Franco Fontana nel workshop di fotografia presso il Politecnico di Torino.
La natura è un’ispirazione costante, che si arricchisce durante i numerosi viaggi che documenta e cataloga.
La fotografia creativa e sperimentale è il principale mezzo espressivo. Realizza anche istallazioni site-specific di vario genere attraverso le quali altera ed esalta spazi e contesti utilizzando le nuove tecnologie.
Tra le principali esposizioni: nel 2015 ha presentato il progetto personale Liquid presso SetUp Art Fair a Bologna; ha partecipato al progetto collettivo Memorie di equilibrio, Water & land grabbing, presso la Galleria AMYD Arte, Milano ed è risultata finalista del Contest Milano Città Mondo, presso la Fabbrica del Vapore di Milano; nel 2013 è selezionata dalla curatrice Chiara Canali all’interno del Premio Artivisive San Fedele e partecipa a BAM ON TOUR 2013 - Biennale d'arte moderna e contemporanea del Piemonte, a cura di Edoardo di Mauro; nel 2012 viene invitata a far parte della collettiva The River Thames - The Great Wall – Embrace the World presso la Barbican Gallery di Londra ed espone ad H.OPE ART alla Reggia di Venaria (Torino). Nel 2011 partecipa alla collettiva Sweet Italy - Bunga Bunga Republic, presso la Galleria Abnormals, Berlino, a cura di Clarissa Tempestini. Nel 2010 è finalista del Premio Arte Laguna presso le Tese di San Cristoforo Arsenale, Venezia.
Le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti della Forever Olympic Art Center Beijing (China), della Galleria Civica del Museo di Modena e del Florean Contemporary Art Museum (Romania) oltre che di numerosi collezionisti privati.