Licia Galizia – Sulla soglia

Informazioni Evento

Luogo
LA NUBE DI OORT
Via Principe Eugenio 60, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal 21 ottobre al 2 novembre 2022 da martedì a venerdì 17.30 / 19.30

e dal 3 al 17 novembre 2022 per appuntamento (+39 3383387824)

Vernissage
20/10/2022

ore 18,30

Artisti
Licia Galizia
Generi
arte contemporanea, personale

Con questa installazione Licia Galizia ci invita, con uno spirito laico ed una visione staccata dagli storicismi insiti nel testo, a ripercorrere la città di Dite e gli ultimi tre gironi infernali per ricordarci i peccati più ignobili e le punizioni da Dante descritte nel XI Canto dell’Inferno, da cui la mostra prende spunto.

Comunicato stampa

Con questa installazione Licia Galizia ci invita, con uno spirito laico ed una visione staccata dagli storicismi insiti nel testo, a ripercorrere la città di Dite e gli ultimi tre gironi infernali per ricordarci i peccati più ignobili e le punizioni da Dante descritte nel XI Canto dell’Inferno, da cui la mostra prende spunto. Alcuni versi del XI Canto sono “incisi” SULLA SOGLIA alla quale l’artista ci invita a fermarci:

D'ogne malizia, ch'odio in cielo acquista,

ingiuria è 'l fine, ed ogne fin cotale

o con forza o con frode altrui contrista.

La geometria poetica così presente nelle opere dell’artista si è trasformata qui in sinistre lingue di fuoco, con sopra marchiati i peccati più disgustosi, che spuntano tutt’intorno ai tre ultimi gironi – un vero buco nero. Le nefandezze della guerra hanno spinto l’artista a creare un’opera che propone una riflessione dolorosa sui peccati capitali più imperdonabili di tutte le epoche, soprattutto di quella attuale, intrisa dal pervicace inganno che sembra annidarsi ovunque e dalle incredibili violenze della guerra che ci sembravano relegate al passato. Un’esortazione dolorosa quella di Licia Galizia, espressa mediante un’opera / installazione che propone, oltre ad un’estetica tagliente, un’originale forma d’arte, sobria e moralmente alta, esortante l’etica in ognuno di noi, che non può che stagliarsi contro un panorama artistico spesso disincantato, o puramente provocatorio.

Completano l’opera un muro di FUOCHI E FOCOLAI, a ricordarci le mura della città di Dite ed un invito per il pubblico a interagire con l’opera d’arte, pratica tanto cara all’artista. Tutto sinistramente illuminato dal rosso delle fiamme dell’Inferno.