L’idea e la forma gli manca solo la parola
La mostra intende guardare a un’ampia area regionale del Friuli Venezia Giulia, indicando alcune forme espressive come testimonianze di un’indagine estetica su quel filo rosso che collega l’arte del nostro territorio alle esperienze più ampie e maggiormente rappresentate dall’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Si inaugura sabato 2 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, la mostra “L’idea e la forma, gli manca solo la parola” curata da Diego Collovini e Marina Giovannelli. Una rassegna itinerante, ospitata con grande interesse dal Comune di Monfalcone nella sua terza tappa (dopo i Comuni di Travesio e Colloredo di Monte Albano), promossa da Arcometa (Consorzio turistico fra le Proloco dello Spilimberghese) e sostenuta dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. La mostra intende guardare a un'ampia area regionale del Friuli Venezia Giulia, indicando alcune forme espressive come testimonianze di un'indagine estetica su quel filo rosso che collega l'arte del nostro territorio alle esperienze più ampie e maggiormente rappresentate dall'arte contemporanea. A quella realtà si affiancano le espressività degli artisti invitati a questa esposizione, i quali, attraverso i loro lavori, hanno contribuito alla trasformazione e all'affinamento del linguaggio creativo nelle seguenti discipline: pittura, scultura, fotografia e poesia. La mostra si configura come un momento di confronto tra le diverse forme artistico–espressive del territorio, evidenziando, nel contempo, l'evoluzione del linguaggio delle arti figurative rappresentate; uno sguardo attento e riflessivo alle esperienze artistico/creative di alcuni autori che operano tra le provincie del Friuli Venezia Giulia, del vicinissimo Veneto e oltre.
Un dialogo tra alcuni generi quindi, ma nella completa consapevolezza che nel territorio friulano esistono esperienze linguistiche diverse da queste che anch'esse andrebbero affrontate e indagate; per queste ragioni l'iniziativa che si va a proporre vorrebbe da un lato essere uno stimolo per riassumere una parte della creatività artistica friulana, ma dall'altro anche un proposito per introdurre ad altri generi linguistico–espressivi che in questa esposizione non sono presenti.
Così l'Assessore alla Cultura Paola Benes a proposito del significato dell'iniziativa: “Dopo tanto parlare da più parti di “rete”, di “sinergia” e di “sistema”, finalmente la cosa si concretizza, e nella dimensione territoriale più ampia e nelle sedi più prestigiose dedicate all’arte contemporanea nella regione Friuli Venezia Giulia. Questo è senz’altro il primo tra i motivi di soddisfazione con cui l’Assessorato alla Cultura del Comune di Monfalcone ha aderito alla proposta del prof. Collovini, al quale va il nostro più vivo compiacimento per aver saputo raccogliere e valorizzare in un’unica proposta le voci artistiche più valide della nostra zona, nei loro peculiari e diversificati linguaggi e generi espressivi. Promuovere il territorio significa innanzitutto conoscerlo, per farlo quindi apprezzare all’esterno. Per questa ragione l’operazione portata avanti dai curatori dell’evento è encomiabile: studiosi seri e conoscitori competenti delle voci operanti nel contesto regionale, hanno saputo farle dialogare tra loro dando il maggior risalto possibile al lavoro dei singoli e al quadro artistico complessivo scaturito dal tessuto culturale regionale.
In tempi come questi, di drammatici ridimensionamenti delle spese destinate alla promozione della cultura, la messa in rete delle proposte è l’unica strada per ottimizzare le risorse, trasformando i costi in investimenti. La cultura e l’arte, nelle loro diverse espressioni e nei loro molteplici linguaggi, possono costituire un’interessante attrattiva per l’intero territorio, e divenire in questo modo il volano positivo per le altre attività economiche, che ora si trovano in fase di contrazione ma che, anche grazie agli eventi culturali, potranno nuovamente crescere ed espandersi.
E’ motivo di orgoglio per l’Amministrazione comunale di Monfalcone, inoltre, ospitare l’evento artistico ideato dal prof. Collovini, in quanto esso conferma la credibilità e il prestigio che la nostra Galleria Comunale di Arte Contemporanea ha saputo conquistarsi negli anni della sua attività, valicando con la sua fama positiva i confini del territorio comunale ed anche provinciale”.
Il catalogo che accompagna la mostra riporta anche gli interventi di tre poeti, anch'essi provenienti da tre province friulane. Alcune poesie sono in italiano, altre in friulano con un linguaggio raccolto non solo dalla parlata quotidiana ma estrapolato nella tradizione espressiva delle montagne.
Il percorso espositivo, nelle sue tre tappe, ha dato occasione agli artisti ogni volta di proporre delle opere diverse, mettendo così in evidenza, soprattutto in quest'ultimo appuntamento, i risultati del dialogo dialettico maturato nel confronto tra gli artisti stessi.
L'idea e la forma, gli manca solo la parola vuole rendere evidente che ogni prodotto artistico dell'uomo, prima di diventare oggetto visivo, vive di due momenti creativi: l'idea e la forma; distinti se intesi nel processo temporale del loro formarsi, ma conseguenti nella fase della materializzazione dell'opera d'arte. E questo nella convinzione che ogni artista inizia il suo fare immaginando modelli minimi e ideali, che gradualmente vengono modificati sulla base della percezione individuale (per primo l'artista stesso) nonché con il quotidiano confronto e con il substrato culturale, fino a diventare conformi all'espressione desiderata. L'opera d'arte si fa sintesi tra un'esperienza individuale e l'ambiente culturale nel quale quest'idea viene maturando. Esiste dunque una fase per così dire aprioristica, nella quale si va a comporre un piano programmatico, ideale e sperimentale, comunque non ancora completo e non avulso dal percorso storico dei vari linguaggi verso i quali ogni artista guarda. In mezzo gli stili espressivi, le tecniche e i materiali e le cosiddette grammatiche che definiscono il processo di elaborazione dell'idea fino a quando questa non trova la sua definizione nella forma. Le opere esposte vengono così a testimoniare il maturare delle esperienze artistiche e delineare l'aspetto evolutivo (bagaglio storico-culturale) di una nuova progettualità che va realizzandosi nella forma, intesa come il prodotto della creatività e il completamento di un fare prodotto da un'idea.
I presupposti artistici che sottendono a questa esposizione vogliono, in sintesi, evidenziare le variegate caratteristiche linguistiche che tracciano i vari percorsi espressivi che coinvolgono un ampio e allargato strato geografico culturale, comunque tale da rendere più conosciute non solo le peculiarità che contraddistinguono le diverse realtà artistiche, ma anche le variegate e diversificate formazioni dei singoli autori.
Artisti invitati:
Sculturi - Alberto Pasqual, David Marinotto, Giovanni Pacor, Luciano Martinis, Pope.
Pittori - Antonio Crivellari, Enzo Valentinuz, Evaristo Cian, Giammarco Roccagli, Loris Agosto, Luciano De Gironcoli.
Fotografi - Amos Crivellari, Claude Andreini, Enzo Tedeschi, Fabio Giacuzzo, Gaetano De Faveri, Maurizio Frullani.
Poeti scelti da Marina Giovannelli - Francesco Tomada, Luigina Lorenzini, Vincenzo Della Mea.