L’idea e la materia
L’arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi politica ideologica e morale sollevata dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, confluiscono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte.
Comunicato stampa
Si inaugura Sabato 6 Aprile alle ore 18,00 presso il GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sul Lungarno Mediceo al numero 26) la mostra "L'IDEA E LA MATERIA" , curata da Barbara Vincenzi e ordinata da Massimiliano Sbrana.
L'arte informale nasce come risposta artistica in Europa dopo la profonda crisi politica ideologica e morale sollevata dalla seconda guerra mondiale. Per sua stessa natura non è un movimento artistico omogeneo: in esso, confluiscono diverse tendenze, tra le più svariate e, a volte, anche contrapposte. Si sviluppa nel decennio tra gli anni cinquanta e sessanta, e si pone in forte polemica con tutto ciò che, in qualche modo, può essere riconducibile a una forma. All'interno del movimento possono individuarsi diverse matrici, che traggono soprattutto origine dal movimento Dada, dall'Espressionismo e dal Surrealismo. Un’intensa mescolanza delle principali tematiche delle avanguardie storiche da cui scaturisce una concezione dell'arte provocatoria, in cui far confluire passioni, emozioni e disagi che sono espressi nel modo più libero, spontaneo o impetuoso, al di fuori di qualsiasi schema precostituito e contro ogni regola normalmente accettata. L'evento artistico, svuotato da qualsiasi residuo di valore formale, si esaurisce pertanto con l'atto stesso della creazione. I materiali che non sono più un semplice mezzo utilizzato dall’artista al fine di esprimere le proprie idee ma, al contrario, diventano i veri protagonisti dell'opera d'arte: I fondamenti dell’Informale si delineano nel gesto e nella materia.
Attualmente notiamo il nascere di “contaminazioni”: il concettuale puro come forma tautologica di se stessa perde l’iniziale forza provocatoria e sempre più spesso gli oggetti utilizzati, privati della loro funzione iniziale, si spostano nel contesto artistico. Così come l’informale introduce l’idea e il pensiero dando vita a nuove creazioni e nuove “sovrapposizioni” artistiche. La materia, iniziale, protagonista indiscussa dell’atto creativo, diventa sempre più veicolo per la trasmissione di concetti e pensieri profondi, materia che si riappropria la primaria funzione di comunicazione.
Protagonisti di questa mostra sono: Mauro Malafronte e Michele Fattori con il gesto impulsivo e libero della creazione, per passare al forgiare ferro di Mara Brera, al lirico e vulcanico materico di Alba Pedrina, all’energia magmatica che si placa sulla tela di Fiorella Manzini, alla ricerca di forma, colora e materia di Luca Maria Marin, al puro colore di Michelle Hold, alla ricerca di spessori e spiritualità di Stefania Capobianco, al materia ricercata di Patricia Glauser, fino alle sculture raffinate di Emanuela Battista.