L’idea incisa

Informazioni Evento

Luogo
ISTITUTO CENTRALE PER LA GRAFICA
Via Della Stamperia 6, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì - domenica, ore 10:00 - 19:00 (ultimo ingresso ore 18.30)

Vernissage
02/03/2023

ore 19

Generi
disegno e grafica

L’Istituto centrale per la grafica espone, per la prima volta a seguito di un lungo lavoro di restauro, la matrice in rame de La Strage degli innocenti, incisa da Marcantonio Raimondi nel 1511 – 1512. La lastra, tratta da alcuni disegni di Raffaello, è conservata presso i Musei Civici di Pavia.

Comunicato stampa

A partire da venerdì 3 marzo 2023 l’Istituto centrale per la grafica espone, per la prima volta a seguito di un lungo lavoro di restauro, la matrice in rame de La Strage degli innocenti, incisa da Marcantonio Raimondi nel 1511 – 1512. La lastra, tratta da alcuni disegni di Raffaello, è conservata presso i Musei Civici di Pavia.

Il progetto che ha portato allo studio e al restauro della matrice in mostra è iniziato nel 2019, quando la matrice, in cattive condizioni di conservazione, fu esposta a Urbino in occasione del convegno su Marcantonio Raimondi "incisore di Raffaello" e fu concordato con l’Istituto il progetto di restauro, eseguito presso il Laboratorio Diagnostico per le Matrici, restauro che oggi viene presentato.

A tre anni di distanza, dunque, la matrice torna a Roma, grazie all’impegno di tutti gli enti coinvolti: i Musei Civici di Pavia, che hanno prestato l’opera, la Fondazione Paola Droghetti Onlus che ha finanziato e promosso l’evento espositivo e la pubblicazione del volume che racconta il restauro e dà il titolo alla mostra, e l'Istituto centrale per la grafica che ospita nelle sue sale la bella matrice in rame di Raimondi, per presentarla al pubblico insieme ad alcune stampe dalle proprie collezioni.

Marcantonio Raimondi fu il primo incisore delle opere di Raffaello e contribuì così alla diffusione dell’opera dell’Urbinate, dimostrando che l’incisione permette la moltiplicazione dell’Idea e la sua fruizione non solo tra gli eruditi ma anche presso un pubblico ampio.

Il rame inciso a bulino da Raimondi recava un’immagine definita “cosa rara” da Vasari, tanto da essere stampato fino alla consunzione dei segni. Le continue tirature della matrice hanno, purtroppo, determinato nel tempo la sparizione delle ombreggiature più delicate a vantaggio dei contorni marcati.

Il visitatore potrà così fare un confronto tra la qualità della composizione iniziale, testimoniata dall’ esemplare a stampa coevo della matrice (conservato in Istituto nel Fondo Corsini), e la povertà dei segni residui che si osservano sia nella stampa (custodita nel Fondo Nazionale, proveniente dal collezionista Nicola Pio prima del 1724) e sia nella stampa cosiddetta di documentazione eseguita in occasione del restauro. In esposizione anche l’esemplare a stampa della versione denominata senza felcetta, cioè senza l’albero a destra, di paternità controversa ma di qualità tecnica elevata.