Lillabox – Daisy Triolo
I disegni su carta di Daisy raccontano temi attuali anche forti e socialmente rilevanti attraverso uno stile surreale.
Comunicato stampa
La giovane artista Daisy Triolo entra a far parte della famiglia del Museo d’Arte Diffusa, avvicendando Magdalena Tomala nella rassegna Lillabox, dedicata appunto alle artiste emergenti. Se le illustrazioni della Tomala –altra new entry di MAD- proponevano soggetti romantici restituiti in chiave ironica, i disegni su carta di Daisy raccontano temi attuali anche forti e socialmente rilevanti attraverso uno stile surreale. Ad accomunare le due artiste è l’attenzione all’universo femminile, rivisitato secondo la loro diversa visione individuale.
La mostra, a cura di Fabio D’Achille, sarà ospitata presso il Jolly bar dal 23 gennaio al 22 febbraio 2015.
Daisy Triolo è un’artista italiana nata nel 1985 a Latina. È diplomata al Liceo Artistico e laureata in Storia dell’arte con un Master in “Digital Heritage” presso L’Università di Studi “La Sapienza” di Roma. Ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali e a vari concorsi d’arte. I suoi dipinti sono stati selezionati e pubblicati su cataloghi e piattaforme artistiche online.
La sua passione verso l’arte, la lettura di libri e riviste specializzate e la visione di molti interventi artistici disseminati per tutto il territorio internazionale, portano Daisy Triolo a riflettere sul mondo artistico circostante, a rielaborare le differenti visioni e a poterle assimilare nelle sue opere in una visione tutta personale. L’artista sperimenta praticamente tutte le tecniche artistiche, trovando nella pittura e nel disegno il modus operandi più congeniale per rappresentare la sua visione interiore. Sceglie di utilizzare le tecniche miste, specialmente olio e acrilico su tela e acquerello e china su carta, con cui dipinge immagini folli apparentemente “nonsense” partorite dalla propria mente: da schizzi veloci a immagini minuziosamente descritte.
Al primo sguardo, le opere di Triolo stordiscono e lasciano il segno: lo spettatore è rapito dall'universo narrativo della pittrice, fatto di immagini sognanti, di figure sofferenti ma forti, di donne (spesso se stessa), uomini, angeli, outsiders, avulsi dal tempo e dal contesto. Tramite un esplosione di colori, l’artista Daisy Triolo cerca di descrivere mondi interiori utilizzando elementi presi in prestito dal mondo reale ma inseriti in un contesto totalmente surreale e fantasioso: gioca con diversi concetti reali e fittizi cercando di aprire un nuovo mondo interiore ricco di metafore, riflessi mutati di una realtà troppo stretta con la sua quotidianità.
Tutta l’arte di Triolo viene intesa come metafora del vivere quotidiano: una sorta di paradiso perduto ma costantemente connesso con il mondo reale.