Limbo – I libri menati al Boite

Informazioni Evento

Luogo
EX VILLAGGIO ENI
Villaggio Corte delle Dolomiti, Borca di Cadore, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/08/2021

ore 19

Contatti
Email: francesco@cortedelledolomitiresort.it
Sito web: http://www.cortedelledolomitiresort.it
Generi
presentazione

Tre libri freschi di stampa, selezionati o coprodotti da Dolomiti Contemporanee, vengono presentati in anteprima presso l’Hotel Boite/Corte delle Dolomiti, presso l’ex Villaggio Eni di Borca di Cadore.

Comunicato stampa

LIMBO – I libri menati al Boite.
Parole, arte, ricerca fotografia: alcune edizioni che toccano il territorio, con l'immaginazione e con il progetto.

Agosto/settembre 2021, Hotel Boite, ex Villaggio Eni di Corte, Borca di Cadore, prima edizione di LIMBO.

In collaborazione con Dolomiti Contemporanee e Progettoborca, che ne hanno curato la selezione, vengono presentati tre libri, tutti pubblicati a luglio 2021.
Si tratta dunque, in tutti e tre i casi, della prima presentazione al pubblico.
Gli incontri si svolgeranno nella hall dell'Albergo Boite, alla presenza dagli stessi autori, insieme ai curatori, ai committenti e agli editori, nei giorni e agli orari qui di seguito indicati.

Hanno reso possibile l'iniziativa: Minoter, Corte delle Dolomiti, Fondazione Siotto.

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Date presentazioni:

- Alemagna - Luoghi e paesaggi lungo la SS51, di Giovanni Cecchinato, giovedì 19 agosto, ore 19.00.
- Storie pallide, di Giulia Maria Belli e Riccardo Giacomini, giovedì 26 agosto, ore 19.00.
- Anatomia e Dinamica di un territorio, di Giorgio Barrera, giovedì 2 settembre, ore 19.00.

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Perchè LIMBO?
Dolomiti Contemporanee lavora sul limite, la cresta, lo spazio marginale, rimarginante, rimmaginato. Di certo non stiamo sospesi in un non-luogo, come i morti peccatori, quest'accezione ce la si giuoca ironicamente, gli spiriti vetrioleschi. I peccatori, in realtà, sono (apparentemente; biologicamente) vivi, e quasi sempre battezzati. Son quelli che non sanno valutare correttamente le risorse in genere. Quelli che non sanno attribuire senso corretto alla realtà delle cose e delle essenze. Quelli che non sanno rigenerare il Patrimonio con imprese sensate e sostenibili. Questo è peccato, un peccato, il peccato.
Il Limbo è anche il bordo esterno del disco (apparente) di un corpo celeste. Noi siamo esploratori spaziali. Terraformatori culturali. Questo il senso della rigenerazione, anche, ono?
E così via. Ma noi non siamo celesti, stiamo sulla terra, che è verde, azzurra, e grigia. Cerchiamo, pensiamo, parliamo, cantiamo: nel Limbo il Ditirambo.

I libri:

Alemagna – Luoghi e paesaggi lungo la SS51, di Giovanni Cecchinato, Edizioni Penisola, a cura di Steve Bisson, luglio 2021.
L’autore dialoga con Gianluca D’Incà Levis e Steve Bisson.
È un progetto nato nel 2016 dal confronto con un territorio che faceva parte delle visioni adolescenziali dell’autore: questa strada che si snoda dalla Marca Trevigiana, da Conegliano, fino a Dobbiaco, al confine austriaco, era un percorso obbligato per andare nel Cadore, per le vacanze. Ripercorrendo questo territorio in questi cinque anni, si è però anche reso conto di una serie di tematiche che potevano essere raccolte e raccontate in un libro fotografico per diventare una sorta di stato dell’arte di questa strada, oggi.

Storie pallide, di Maria Giulia Belli e Riccardo Giacomini, Gaspari Editore (Ud), luglio 2021. Questa è la prima presentazione in assoluto del facondo, fresco volumetto, che è stato commissionato a Dolomiti Contemporanee dall'Hotel Boite/Corte delle Dolomiti, insieme Fondazione Siotto. Il libro è parte della mostra collettiva Vaccanza – The Mountain Tropical Experience, di Fondazione Malutta, aperta e visitabile nel Nuovo Spazio di Casso al Vajont, fino al 31 ottobre 2021.
Gli autori dialogano con Gianluca D’Incà Levis e Francesco Accardo.
Storie Pallide racconta di apparizioni, presenze evanescenti e prede fugaci che interagiscono con il mondo di oggi, nel paesino di Borca di Cadore. Sono interazioni tra la Borca concreta, scelta da Enrico Mattei per la costruzione del villaggio Eni, sconvolta negli anni da frane e tempeste, con quella leggendaria e favolosa dei miti e del folclore, del Diavolo e del trono di Dio, delle anguane e dei prodigiosi roseti luminosi. Undici storie di rivelazioni inquietanti, corpi consunti, ironici contrappassi ed effimere conquiste.

Anatomia e Dinamica di un territorio, di Giorgio Barrera. Coordinamento: Michela Pandolfi – CFP Bauer Milano – AOL Metropolitana. Editrice Quinlan (Mc).
L’autore dialoga con Gianluca D’Incà Levis, Tommaso Anfodillo, Michela Pandolfi.
Anatomia e dinamica di un territorio è un progetto di documentazione fotografica legato al territorio del Comune di San Vito di Cadore e della Valle del Boite, e alle modifiche che in esso interverranno in virtù della nuova viabilità connessa al grande eventi sportivo di Milano-Cortina 2026, le Olimpiadi invernali, che tornano, dopo quelle del 1956.
Il progetto prevede che, a partire dal 2020 e fino al 2026, gli studenti del CFP Bauer di Milano (centro di formazione professionale che opera nei settori della fotografia, della comunicazione visiva e multimediale), vengano, condotti dal proprio docente di fotografia, Giorgio Barrera, alla scoperta del territorio di San Vito e della Valle del Boite (tra Pieve di Cadore e Cortina d’Ampezzo, ovvero nel tratto nella Statale 51 di Alemagna sul quale si realizzeranno le quattro varianti previste), per monitorare e raccontare la realizzazione delle opere dell’infrastruttura stradale e, più in generale, per documentare i processi che, a livello paesaggistico, sociologico ed antropologico, le nuove opere innescheranno in seno ai paesi e alle comunità locali.
Anatomia e dinamica di un territorio è un progetto pensato da Giorgio Barrera con Dolomiti Contemporanee, insieme al Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova.
Il progetto si è sviluppato tra San Vito e Borca di Cadore, dove operano rispettivamente il Centro Studi per l’Ambiente Alpino dell’Università di Padova, e Progettoborca, piattaforma di rigenerazione dell’ex Villaggio Eni di Corte, in virtù della collaborazione tra questi due centri, entrambi legati della ricerca sul territorio, con i Comuni.