Liminal Wild Plants
Un progetto espositivo articolato in due mostre: la personale di Francesco Fossati, accompagnata da un testo di Lorenzo Madaro, e una collettiva curata da Alessandra Sebastiano.
Comunicato stampa
Manuel Zoia Gallery è lieta di presentare Liminal Wild Plants, un progetto espositivo articolato in due mostre: la personale di Francesco Fossati, accompagnata da un testo di Lorenzo Madaro, e una collettiva curata da Alessandra Sebastiano. L’artista Francesco Fossati propone una rassegna di opere inedite che si ancorano al pensiero ecologico contemporaneo. Nella prima sala della galleria saranno esposte tele e sculture appartenenti alla serie Organic Pictures (2016-in corso), in dialogo con due lavori della recente serie Mirror Leaves (2021). Nonostante siano esteticamente differenti, tutte le opere nascono dall’utilizzo di materie prime, raccolte dall'artista in natura durante la stagione autunnale, derivate da piante selvatiche o ambienti scarsamente antropizzati. Queste sostanze vengono trasformate mediante l’utilizzo di altri materiali organici come cotone biologico, lino, carta, metalli preziosi e plastiche naturali, per dar vita a un dialogo tra conoscenze botaniche e credenze popolari.
Ad animare le altre due sale della galleria, la curatrice Alessandra Sebastiano ha invitato cinque artisti di generazioni differenti (MARCO BONGIORNI | ERMANNO CRISTINI | GABRIELE DI MATTEO | MICHELE GUIDO | MATTEO MESSORI) che, con modalità diverse, hanno sperimentato con i colori naturali creati da Fossati. Come il micelio dei funghi consente il fondamentale scambio di informazioni e sostanze tra piante, un tubetto di colore diventa un mezzo per attivare e sperimentare nuove dinamiche relazionali, per ragionare e ampliare i temi sviluppati dalla ricerca di Francesco Fossati. Le due sale della galleria saranno così popolate da lavori che riflettono a vari livelli sul binomio natura e cultura, portando alla luce urgenze attuali con pratiche e linguaggi eterogenei.