L’immortalità di un mito
L’eredità di Michelangelo nelle arti e negli insegnamenti accademici a Firenze dal Cinquecento alla contemporaneità.
Comunicato stampa
Cinque secoli di eredità michelangiolesca, attraverso calchi ottocenteschi delle più note sculture e opere di artisti che al “padre e maestro di tutte le arti” si sono ispirati: dipinti, statue, disegni, medaglie e fotografie.
Si chiudono con la mostra “L’immortalità di un mito - L’eredità di Michelangelo nelle arti e negli insegnamenti accademici a Firenze dal Cinquecento alla contemporaneità” le celebrazioni per il 450° anniversario della fondazione dell’Accademia delle Arti del Disegno e della morte di Michelangelo Buonarroti, che della secolare istituzione fiorentina fu primo accademico.
In programma da venerdì 5 a domenica 28 dicembre presso la Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno (via Ricasoli, 68 – Firenze - orari: 10/13 – 17/19 – dom 10/13 – chiuso lunedì – ingresso gratuito) la mostra è curata dai professori Sandro Bellesi e Francesca Petrucci dell’Accademia di Belle Arti di Firenze ed è realizzata con il sostegno della Galleria Duomo Carrara, con il patrocinio della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi e in collaborazione con illustri studiosi, collezionisti e antiquari.
Una sinergia che ha permesso di intendere “L’immortalità di un mito” come una sorta di rievocazione della Mostra Michelangiolesca organizzata nel 1875 nella galleria dell’Accademia per il quarto centenario della nascita, cui concorsero istituzioni pubbliche e privati, in un clima di fattiva cooperazione.
Fu in quell’occasione che l’Accademia di Belle Arti decise di realizzare calchi in gesso dei più noti marmi dell’artista o di loro particolari: tra gli altri, lo “Schiavo morente”, la “Madonna di Bruges” – di cui, nell’occasione, venne definita l’inequivocabile autografia michelangiolesca - la “Pietà Rondanini”, la “Testa di Giuliano de’ Medici”, il “Tondo Taddei”, che ritroviamo in questa mostra insieme a ritratti inediti e sculture realizzati nei secoli a venire e chiaramente ispirati alle formule stilistiche e iconografiche di Michelangelo: come la “Testa di Bacco” di Baccio Bandinelli, il “Nettuno” di Giovan Angelo Montorsoli, l’“Apostolo” di Vincenzo Danti, l’“Arno” e il “Tevere” di Giuseppe Piamontini, il “Cupido addormentato” di Giovacchino Fortini, lo “Spinario” di Lorenzo Bartolini, “Michelangelo con Vittoria Colonna e alcuni letterati” di Filippo Bigioli e “Michelangelo con il modellino di Mosè” di Adriano Cecioni.
L’attualità del mito e la sua persistenza si rivelano poi nell’ultima sezione, in cui sono esposte esercitazioni degli studenti della Scuola di Pittura, guidati dal docente Adriano Bimbi, di fronte ai marmi della Sagrestia Nuova, e le nuove medaglie Michelangiolesche realizzate dagli allievi della Scuola di Scultura, con la direzione dei docenti Stefano Patti e Francesca Taliani. Insieme a queste opere è presente anche un’incisione di un’allieva di Laura Zanobini, docente di Tecniche dell’incisione.
Di assoluto pregio il catalogo della mostra - ed. Edifir, sempre a cura di Sandro Bellesi e Francesca Petrucci - in cui sono raccolti venti saggi di noti specialisti sul legame degli artisti fiorentini (e non solo) con Michelangelo.
Inaugurazione: giovedì 4 dicembre ore 18 alla presenza del Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Luciano Modica e del Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, Luigi Zangheri.
Comitato scientifico: Cristina Acidini, Maria Cristina Bandera, Sandro Bellesi, Monica Bietti, Adriano Bimbi, Ilaria Ciseri, Carlo Del Bravo, Giancarlo Gentilini, Mina Gregori, Stefano Patti, Francesca Petrucci, Francesca Taliani, Luigi Zangheri, Laura Zanobini.
Presentazioni: Mina Gregori, Carlo Del Bravo, Luigi Zangheri, Luciano Modica, Sandro Bellesi e Francesca Petrucci.
LA RASSEGNA – “L’immortalità di un mito” chiude un anno di esposizioni, eventi, convegni e pubblicazioni per le celebrazioni dei 450 anni dalla fondazione dell'Accademia delle Arti del Disegno e dalla morte di Michelangelo Buonarroti. Dieci le istituzioni che hanno unito le forze per la realizzazione di questa importante iniziativa: Regione Toscana, Accademia delle Arti del Disegno (capofila del progetto), Accademia di Belle Arti di Firenze, Archivio di Stato di Firenze, Comune di Firenze, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, Polo Museale Fiorentino, Provincia di Firenze, Fondazione Casa Buonarroti, Soprintendenza Archivistica per la Toscana e Soprintendenza SBAPSAE per Firenze, Prato e Pistoia.