Lin Zhipeng – Free Love Chronicles
Free Love Chronicles, la personale a 10 anni dalla prima mostra italiana dedicata al fotografo cinese Lin Zhipeng a cura di Rebecca Delmenico.
Comunicato stampa
Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare Free Love Chronicles, la personale a 10 anni dalla prima mostra italiana dedicata al fotografo cinese Lin Zhipeng a cura di Rebecca Delmenico. L’esposizione presenta venticinque fra scatti celebri e immagini recenti del fotografo di Guangdong classe 1979 conosciuto anche come no.223 (编号223), in onore dell’omonimo personaggio del film di Wong Kar-Wai Chungking Express.
Destinato ad una carriera nel campo della finanza, Zhipeng si laurea all'Università di Studi Esteri con una specializzazione in inglese finanziario. Ma è l’apertura nel 2003 di un blog intitolato North Latitude 23, in cui tutti i giorni questi pubblica le sue immagini accompagnate da testi, che lo rende in breve una celebrità prima del web e poi della fotografia internazionale. Secondo la curatrice Rebecca Delmenico la ragione del successo di questo progetto fotografico è dovuta al fatto che il lavoro Lin Zhipeng riflette lo spirito di una generazione di giovani cinesi nata dopo gli anni Ottanta e Novanta: Zhinpeng racconta una storia collettiva che comprende anche la propria vita e la propria crescita personale.
Il titolo della mostra Free Love Chronicles è il racconto di un progetto fotografico che avendo compiuto più di vent’anni di età, da semplice diario si è trasformato in un corpus fotografico ampio: i protagonisti della galleria di ritratti sono amici del fotografo o conoscenti conosciuti in rete, con cui l'artista stringe una connessione umana ed intima molto stretta attraverso il veicolo dell’immagine. Il racconto è lieve e crudo, in bilico fra una tenerezza e malinconia, di cui protagonista è una sessualità liberata frutto del desiderio di esprimersi al di là di qualunque pregiudizio. Zhipeng e i suoi giovani protagonisti condividono una visione della pratica fotografica come strumento liberatorio della propria energia vitale più genuina ed autentica, di cui l’amore, il cibo e la sessualità sono parte integrante. Come scrive Delmenico le opere di Lin Zhipeng sono sature di un tenero senso di leggerezza e di un'innocenza giocosa per esprimere uno stile di vita naturale e libero fatto di comprensione dell'amore e della libertà.
La grammatica fotografica di Lin Zhipeng si nutre di libere associazioni fra elementi apparentemente distanti, capaci di creare un linguaggio più allusivo che diretto: le libere associazioni figurative sono tali da ricreare un’atmosfera ed un sentire in cui si specchia una generazione intera.
Biografia
Lin Zhipeng (Guangdong, China, 1979). Mostre personali selezionate: Mysterious Skin, Stieglitz19 Gallery, Antwerp (Belgium); We have no purity in the dark, Kitsuné Gallery, New York (USA), 2023; Colors of Love, Represented by in)(between, RASTOLL Gallery, Paris / Sinibaldi Galerie, Arles (France); Colors of Love, Represented by in)(between, Galeria Cadaques, Cadaques (Spain), 2022; Satellite of Love, Canton-Sadine, Vancouver (Canada); A Savage Affection, Solonia Art Center, Suzhou (China), 2020; No.223@in)(between, in)(between Gallery, Paris (France), 2019; No.223@Grand Amour, Grand Amour Hotel, Paris (France), 2018; No.223, de Sarthe Beijing Gallery, Beijing (China), 2016; 223, Loppis Galleria, Parma (Italy), 2014; The Peaches, ATTIC, Taipei, 2013; Me Party, Songzhuang Art Museum, Beijing (China), 2008. Mostre collettive selezionate: selbst, boa-basedonart Gallery, Düsseldorf (Germany), 2024; (In)directions: Queerness in Chinese Contemporary Photography, Eli Klein Gallery, NewYork (USA); -“Each,Other”, Griffith University Art Museum, Brisbane (Australia), 2023; I Have Not Loved (enough or worked), Art Gallery of Western Australia (Australia); Love Songs, MEP Paris, Paris (France), 2022; Signs of The Times, Apalazzo Gallery, Brescia (Italy), 2021; Possible Past, Star Gallery, Beijing (China), 2020; EL CUERPO REINTERPRETADO, NUE Gallerie, Valencia (Spagna), 2018; BredaPhoto International Photofestival, Breda (Paesi Bassi), 2016; Teetering at The Edge of The World-Reading the Chinese Contemporary, -Espacio de Arte Contemporeáno (EAC), Montevideo (Uruguay); This is not China anymore, GuatePhoto International Photography Festival, Antigua (Guatemala, 2015; Equal Relationships, Blindspot Gallery, Hong Kong, 2013; Secret Love del 2012, OSTASIATISKA MUSEET Skeppsholmen (Svezia); Ho anche altri preferiti, Stacion Gallery, Prishtina (Turchia), 2012; 5PRCITY, United Nude Miami, Miami(USA); Il primo Festival internazionale d’arte contemporanea di Jimei, The First International Contemporary Art Festival of China Jimei, Xiamen (Cina), 2010; FotoGrafia International Festival, Roma (Italia), 2008; Festival internazionale della fotografia di Pingyao, Cinque fotografi di nuova generazione, Pingyao International Photography Festival, Pingyao (Cina), 2005.
Biografia della curatrice
Rebecca Delmenico (1979) è una critica d’arte e curatrice, ha sviluppato i suoi interessi negli ambiti della pittura e della scultura contemporanee, con un occhio di riguardo alle esperienze della nuova fotografia internazionale. Ha curato mostre e monografie di artisti contemporanei. Tra le ultime uscite, la monografia dedicata al lavoro di Sandy Skoglund, edito da Silvana Editoriale. Collabora con gallerie e musei pubblici e privati, e, come giornalista specializzata sulle nuove correnti della fotografia contemporanea, con diverse testate.