Linda Carrara – Alchimia del buio

Informazioni Evento

Luogo
GIAMAART STUDIO
Via Iadonisi 14, Vitulano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
24/03/2012

ore 19

Catalogo
Catalogo: edizioni GiaMaArt
Artisti
Linda Carrara
Generi
arte contemporanea, personale

Per Linda Carrara è l’esplorazione del buio, delle zone d’ombra, ignote e profonde. E’ un viaggio nella nostra mente, negli anfratti più intricati e inesplorati, nei luoghi in cui non abbiamo ancora avuto accesso, nei territori che abbiamo ignorato o non abbiamo mai visto.

Comunicato stampa

Sabato 24 marzo, la galleria GiaMaArt studio presenta ‘ALCHIMIA DEL BUIO’, mostra personale di Linda Carrara che raccoglie un ciclo di opere inedite, realizzate dal 2011 al 2012.

"L'alchimia è la ricerca della conoscenza, della sapienza, della pietra filosofale. Non si tratta, come è ben noto, di un'ambizione meramente materiale, ma anche di una ricerca interiore, spirituale e filosofica.

Per Linda Carrara è l'esplorazione del buio, delle zone d'ombra, ignote e profonde. E' un viaggio nella nostra mente, negli anfratti più intricati e inesplorati, nei luoghi in cui non abbiamo ancora avuto accesso, nei territori che abbiamo ignorato o non abbiamo mai visto. Perché solo dove l'uomo non ha capacità di vista acquista visione, come ci insegnano gli Antichi (basti pensare a Tiresia, il cieco che si fa veggente). Nello spazio buio l'uomo si sforza di vedere, di carpire le ombre, d'inseguire ogni bisbiglio e di percepire ogni minima sensazione; esplora il mondo, fisico e tangibile, quanto immateriale ed evanescente. La conoscenza gli si manifesta dallo stato di chiarore a quello di oscurità, non tanto in un percorso unidirezionale, quanto nell'oscillare del suo moto. La visione avviene in una luce a intermittenza.

Quando pensiamo di aver afferrato il senso è proprio li' che esso si eclissa, A tanto così dalla pazzia si scoprono tante cose nuove, questi sono alcuni dei titoli delle opere di questo nuovo "ciclo" dell'Artista, veri e propri estratti di pensiero che si sovrappongono all'immagine, offrendo un'aggiuntiva chiave di lettura. Le sue opere sono, ciononostante, arbitrariamente evocative, suggestive, mai universalmente decifrabili. Sospese per l'appunto tra le zone chiare e quelle scure, ove il lettore è chiamato ad addentrarsi.

LINDA CARRARA

ALCHEMY OF THE DARK

Curated by Anna Lisa Ghirardi

Inauguration: Saturday, 24th March at 7 p.m.

24th March to 20th May 2012

Catalogue Edition by GiaMaArt studio, available in the gallery

Direction by Gianfranco Matarazzo

Saturday, 24th March the GiaMaArt studio gallery presents ‘ALCHIMIA DEL BUIO’ (“Alchemy of the Dark” ), personal exhibition by Linda Carrara that includes a cycle of unedited works spanning from 2011 to 2012.

"Alchemy is the pursuit of knowledge, of wisdom, of the philosopher's stone. It is not, as it is well-known, a merely material ambition but also a soul-searching, spiritual and philosophical one.
For Linda Carrara, it is the exploration of the dark, shadows, deep and unknown. It is a voyage into our minds, into the most intricate and unexplored caves, into places where we have not yet had access, into territories that we have ignored or never before seen. Because, it is only where Man has no capacity of sight, that he acquires vision as the Ancient fathers used to teach (just think of Tiresias, the blind who became clairvoyant). In the dark space Man strives to see, to understand the shadows, chasing every whisper of every little sensation and perception; he explores the world, physical and tangible, the intangible and evanescent. Knowledge manifests itself from the state of light to that of darkness, not so much in an unidirectional path but in one of oscillation in its motion. The vision comes in an intermitted light.

“When we think we have grasped the meaning it is right there that it eclipses”, “Only a slight distance away from the madness we discover so many new things”, these are some of the titles of the works of this new "cycle" of the artist, real extracts of thought which overlap the image providing an additional key to its interpretation. Her works are, however, arbitrarily evocative, suggestive, never universally decipherable. Suspended precisely between light and dark areas, where the reader is called upon to penetrate.