Linda Kaiser – Anemos
La scultura dei Bonzanos è un’architettura, una trama di fili di rame intorno a un corpo senza scheletro.
Comunicato stampa
La scultura dei Bonzanos è un’architettura, una trama di fili di rame intorno a un corpo senza scheletro.
Un equilibrio in punta di piedi. Un ragazzo che si tende come un arco per soffiare dentro a una conchiglia.
Ánemos è il soffio vitale, il suono, la musica della natura. È l’anima, lo spirito eterno, ma anche l’animus, la coscienza, il coraggio, la volontà individuali. Un soffio che può diventare vento, un sentimento che può divenire passione.
La ragazza amata ha una collana di gusci di lumache marine. L’ha appena ricevuta in dono e la sta indossando.
Helix è la spirale, il disegno perfetto ricorrente in natura, nei gusci degli animali, nelle orbite cosmiche, ma anche nelle volute dei capitelli corinzi.
Le figure si completano appoggiandosi a lastre specchianti: il loro doppio dà l’intero, la loro metà trova l’unità del corpo.
E le immagini stampate sullo sfondo evocano l’armonia dell’universo, lo sviluppo della sezione aurea e la sequenza matematica di Fibonacci.
In queste opere, nell’Atlas Coelis e nelle ultime della serie della “Fisiognomica emotiva” – In uno sguardo, Mandala, Guardando oltre –, si avverte l’influenza dell’inserimento dei giovani Elisa e Davide nel gruppo Bonzanos.
Anche il loro padre Stefano appare ora meno preso dai dubbi esistenziali e più rivolto alla ricerca della magica bellezza della vita.
Che può essere la stessa logica perfezione che già gli antichi rappresentavano nel cosmo o nell’armonia di un corpo. Forma, movimenti, gesti riflettono uno “spirito” oltre la materia visibile. E quel “soffio” è pur sempre capace di dare, come gli atlanti celesti sette-ottocenteschi, un senso alla realtà.