Linguaggi del corpo
La 77artgallery presenta per la prima volta una collettiva di fotografia composta da sei giovani talenti legati da un’indagine artistica comune: l’immagine del corpo e dei suoi gesti come di ogni possibile espressione relativa ad esso.
Comunicato stampa
La 77artgallery presenta per la prima volta una collettiva di fotografia composta da sei giovani talenti legati da un’indagine artistica comune: l’immagine del corpo e dei suoi gesti come di ogni possibile espressione relativa ad esso. L’analisi si incentra sulla figura in movimento: il volto spesso viene nascosto lasciando alle parti scoperte la sua funzione. Deputati a dare il senso di questa espressività sono i singoli particolari della figura oppure la mutevolezza del contesto nel suo tingersi di irreale. Nasce così un tributo al corpo umano immortalato in tutta la sua complessità.
Kalia Genova: Protagonista dei suoi scatti è una figura femminile che pare librarsi in movimenti delicati all’interno di un’atmosfera metafisica, sfumata, quasi impercettibile. La leggerezza delle vesti e la pacatezza della gestualità simulano la visione di un sogno ed una fuga dalla concretezza della realtà.
Chiara Mazzocchi: Si presenta col progetto realizzato a Berlino intitolato “Human Alienation”. Chiara lavora esclusivamente sull’autoscatto e autoripresa video e sulla corporeità. Si ritrae in diverse posizioni e situazioni, spesso coprendo il volto con delle calze per enfatizzare il senso di alienazione dal mondo dato dal meccanismo sociale imposto. Gli stessi indumenti dello scatto vengono, in alcuni casi, materialmente inseriti sulla cornice rendendo l’opera un pezzo unico.
Ramona Zordini: Mette in comunicazione due ambienti o mondi di diversa sostanza: l’aria e l’acqua. La sua ricerca è sul mutamento di una condizione spirituale che il corpo rivela. I suoi scatti ritraggono corpi emergenti o immersi nel liquido, che perdono la loro autonomia o la loro apollinea armonia nell’avvicinarsi al nostro mondo.
Sevill Seven: Sevil Amini è un’artista iraniana nata e cresciuta a Teheran. I lavori proposti per la collettiva consistono in autoscatti di nudo stampati su vari fogli di acetato che vengono sovrapposti con leggera distanza ed inseriti in un telaio. Si creano così stratificazioni di colore, volumi evanescenti e giochi di luce che sono tesi a valorizzare la corporeità ed allo stesso tempo la spiritualità del soggetto.
Andrea Perego: La sua serie di opere si basa sulla tecnica del collage digitale; sopra foto che hanno come soggetto dei volti, applica delle piccole immagini di paesaggi urbani creando un’ ordinata composizione geometrica che mira a fondere l’espressività dei ritratti umani con la freddezza ed il rigore degli scorci cittadini.
Marco Casolino: Se per gli altri artisti il corpo viene scomposto o celato, per Casolino è un oggetto di gioco pirandelliano: come la psiche è disgregata in diverse e opposte identità, così il fotografo opera sul corpo ritratto, che è il suo. Anche qui il progetto si fa autobiografico; il linguaggio è irriverente ma rappresenta seriamente la sua visione del mondo, e in maniera surreale si esplorano temi come l’amore, il sesso, la religione, la natura e il dolore.
L’’inaugurazione vedrà la partecipazione speciale dell’attore e attore Giulio Valentini.