Linus Tutti i 690 numeri dal 1965 al 2022

Informazioni Evento

Luogo
MART - PALAZZO DELLE ALBERE
Via Roberto Da Sanseverino 45, Trento, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
20/11/2022
Biglietti

Intero 7 €, ridotto 5 €

Curatori
Elisabetta Sgarbi, Marcello Garofalo
Generi
disegno e grafica

A Palazzo delle Albere il Mart ospita la mostra su linus, la celebre rivista che ha attraversato, raccontato e condizionato la storia sociale e culturale del nostro Paese. 57 anni di percorso editoriale, narrati attraverso l’esposizione di tutte le copertine dei 690 numeri pubblicati tra il 1965 e il 2022.

Comunicato stampa

A Palazzo delle Albere il Mart ospita la mostra su linus, la celebre rivista che ha attraversato, raccontato e condizionato la storia sociale e culturale del nostro Paese. 57 anni di percorso editoriale, narrati attraverso l’esposizione di tutte le copertine dei 690 numeri pubblicati tra il 1965 e il 2022.

Nati nel 1950 dalla mente di Charles M. Schulz, i Peanuts sono arrivati in Italia nel 1965 determinando una rivoluzione culturale che ha agito sul modo di pensare della gente, che ha iniziato a ridere, a sorridere e a riflettere per ragioni nuove e diverse. Linus è il paladino riconosciuto della fantasia umiliata e schiacciata dalla pesante razionalità delle cose quotidiane. Nei Peanuts tutto accade in quattro vignette, il mondo comincia e finisce in un esercizio si sintesi perfetta e di ironia senza precedenti. Le riflessioni agrodolci che ne scaturiscono sono visioni o riflessioni, tanto sorprendenti da sembrare strampalate, che cercano di dare risposte ai quesiti della vita liberando e riabilitando la forza dell’immaginazione.

Nella versione italiana i protagonisti dei Peanuts sono in buona compagnia: sulle copertine e le pagine della rivista hanno trovato e trovano spazio eroi e antieroi nati dalla fantasia dei disegnatori e illustratori più acclamati, come Popeye di Segar, Valentina di Crepax, Corto Maltese di Hugo Pratt, Mafalda di Quino e, in anni più recenti, Dylan Dog di Tiziano Sclavi e Zerocalcare.

La mostra misura anche l’attualità di chi questa rivista l’ha fondata e battezzata: Oreste del Buono, Giovanni Gandini, Anna Maria Gandini e ovviamente Umberto Eco che, sul primo numero, dialogava con Elio Vittorini su questa cosa “molto seria” che è il fumetto.