Lisa Batacchi – A day will come in which we will all be poets
Nella sua ricerca, una certa dose di ironia destrutturante il pensiero antropocentrico di origine occidentale pone l’individuo come piccola parte del tutto; una volontà di riscoprire la realtà la porta a dare attenzione all’ascolto della natura nelle sue piu’ piccole sfumature, alla “sincronicità”, “casualità” della vita e ad i suoi cicli. Il fil rouge che lega insieme i vari lavori è il suo interrogarsi sul ruolo dell’artista e sull’autorialità dell’opera d’arte.
Comunicato stampa
A DAY WILL COME IN WHICH WE WILL ALL BE POETS
Presso la Galleria Lato l’artista Lisa Batacchi inaugura una mostra personale dal titolo A DAY WILL COME IN WHICH WE WILL ALL BE POETS che ci da una prima chiave di lettura profetica ed intimista al lavoro complessivo. Nella sua ricerca, una certa dose di ironia destrutturante il pensiero antropocentrico di origine occidentale pone l’individuo come piccola parte del tutto; una volontà di riscoprire la realtà la porta a dare attenzione all’ascolto della natura nelle sue piu’ piccole sfumature, alla “sincronicità”, “casualità” della vita e ad i suoi cicli. Il fil rouge che lega insieme i vari lavori è il suo interrogarsi sul ruolo dell’artista e sull’autorialità dell’opera d’arte. Ponendosi in relazione ai soggetti trattati sia in maniera autonoma sia coinvolgendo persone a lei vicine, Lisa Batacchi apre così il processo della creazione artistica alla vita stessa. Per un attimo perde il controllo e si affida al caso ed il fare artistico diventa un prodotto della sua connessione con l’alterità che a sua volta si unisce come parte essenziale della creazione. In mostra ci sono sia i progetti realizzati a “quattro mani” con persone a lei più vicine, sia altri lavori che lasciano l’incognita allo spettatore su chi sia il vero artefice. Un suo lavoro piu’ recente, in quanto impegnata nella direzione artistica di uno spazio SomethingLikeThis, esplora il dialogo e l’interazione con altri artisti e le modalità di creazione artistica. Come da sue parole - L’opera d’arte è stata da me sentita, a un certo punto, come una possibilità d’incontro, come un invito a partecipare rivolto agli artisti con l’intento di ripensare insieme al concetto di “comunità” e di condivisione di intenti-. Lisa Batacchi, mettendo in primo piano le relazioni, tende ad espandere il concetto d’arte e a portare la sua posizione più vicina a quella di “mediatrice” in grado di trasformare un semplice processo di realizzazione in un’ opera corale. I lavori in mostra passano da video, installazioni, disegni, fotografia, mixed media.
Spela Zidar
LISA MARA BATACCHI nasce a Firenze nel 1980. Artista italo - americana cresciuta fra le campagne fiorentine e la frenesia Newyorkese.
Centrale nel suo lavoro è l’incontro con l’alterità, la riscoperta della natura, del quotidiano, degli scambi interpersonali. Mossa da una volontà di andare oltre le apparenze e le ordinarie attribuzioni alle cose, l’artista ricerca l’essenza, la spiritualità, prediligendo le pratiche processuali ed intervenendo in maniera minimale sui soggetti trattati, portando piu’ spesso la sua posizione piu’ vicina a quella di mediatrice, nel trasformare un semplice processo di realizzazione in un prodotto corale. La sua ricerca spazia dal disegno, installazione, video, interventi relazionali.
Con un passato nella moda e varie collaborazioni, fra cui la piu’ significativa con Vivienne Westwood, ha intrapreso in seguito la ricerca artistica partecipando a mostre in Italia e all’estero ed a workshop fra cui Words… Action II with CHRISTIAN RAIMO edizione curata da 98WEEKS (Beirut) e commissionata da Artissima, Museo della Resistenza, Torino, Does the sculptor need a camera? Camera as a tool to study time-space con Grzegorz Kowalski per la XIV Biennale Internazionale di scultura, Carrara, Out Side project On Invisibility, Belgrado con Tania Ostojic. Nel 2010 vince un Grant award per partecipare a The materials of thought, the materials of the work of art, diretto da Liliana Moro presso Salzburg Inernational Academy of Fine Arts, Austria. Nel 2011 ha coordinato ed organizzato il progetto per l’esposizione Attimi Fondamentali Riccardo Benassi + Piero Frassinelli/ superstudio a cura di Alberto Salvadori presso il Museo Marino Marini, Firenze (I). Ha recentemente fondato nel settembre 2012 uno spazio indipendente per l’arte contemporanea a Firenze, SomethingLikeThis, di cui è ideatrice e responsabile della programmazione culturale con già all’attivo una mostra collettiva e vari interventi relazionali sia a Firenze che presso Indipendents Art Verona. short statement.