Lisa Borgiani – Il cerchio e l’ascesa
Mostra personale: “Lisa Borgiani. Il cerchio e l’ascesa”, a cura di Flaminio Gualdoni, nella prestigiosa cornice di Palazzo Giureconsulti a Milano a pochi passi dal Duomo.
Comunicato stampa
Il 7 settembre 2016 ore 18.30 si inaugura la personale: “Lisa Borgiani. Il cerchio e l’ascesa”, a cura di Flaminio Gualdoni, nella prestigiosa cornice di Palazzo Giureconsulti a Milano a pochi passi dal Duomo.
Lisa Borgiani, classe ’79, è un’artista multiforme che si esprime attraverso la fotografia, la pittura e l’installazione.
Ha realizzato installazioni in numerosi spazi, in Italia e all'estero, tra cui: Treccia di Giulietta, Molle su Scala Della Ragione a Verona; Molla in Adige e Molle su Ponte di Veja, gli interventi a Nan Tang Lao Jie a Ningbo in Cina, a Villa Godi Piovene in provincia di Vicenza e nel Palazzo Ducale di Sessa Aurunca (CE).
L’artista si confronta ora e interagisce con l’imponente spazio del loggiato di Palazzo Giureconsulti realizzando tre installazioni che consistono in grandi molle sospese dai colori accesi.
La molla è considerata il suo tratto distintivo, una sorta di spirale che rappresenta il simulacro dell’eterno movimento tra due mondi: spirituale e materiale, icona dell’energia perpetua, di un processo di trasformazione alchemica che conduce all’ascesa.
Il volume curvilineo delle installazioni, soggette ad una costante oscillazione in base allo spostamento dell’aria, producono un suono ripetitivo, un mantra ipnotico che si propaga in loop nello spazio, facendo vivere al visitatore un’esperienza fisica e sensoriale. Il colore rosso e il giallo delle opere e il materiale plastico con cui sono realizzate contribuiscono a conferire alle molle una dimensione ludica, che invita all’interazione.
Nelle sale interne del magnifico palazzo cinquecentesco troviamo esposte una decine di opere fotografiche, scatti in cui l’artista esplora i luoghi come possibili scenari in cui inserire le sue installazioni ma non solo: studia gli equilibri architettonici, analizza la realtà attraverso la bidimensionalità, la reinterpreta, per giungere poi alla terza dimensione con l’inserimento in scala delle sue molle.
Questi studi preparatori fanno parte del processo creativo dell’artista, sono progetti autonomi, vere e proprie opere d’arte - a prescindere dalla realizzazione o meno dell’installazione – in cui si rintracciano l’interesse dell’artista per l’architettura e la sua ricerca segnica.
Lisa Borgiani indaga la forma astrattamente grafica della spirale che rappresenta un moto in cui alto e basso, pesantezza e leggerezza s’incontrano in una sorta di riunificazione di forze contrastanti e opposte, per giungere a quell’integrazione che da’ vita all’ “opera finale”.