Lisandro Rota – All inclusive
Allestita nelle suggestive sale sotterranee, l’esposizione presenterà ventitre acrilici su tela e quattro litografie, tutti eseguiti negli ultimi tre anni di attività.
Comunicato stampa
Verrà inaugurata domenica prossima 15 settembre a Villa Bottini la mostra personale del noto pittore lucchese Lisandro Rota, intitolata “All inclusive”, curata dal critico d'arte Marco Palamidessi. Allestita nelle suggestive sale sotterranee, l'esposizione presenterà ventitre acrilici su tela e quattro litografie, tutti eseguiti negli ultimi tre anni di attività. Scrive di lui Marco Palamidessi: “Non ho mai fatto mistero, nell'arte come nella vita, della mia grande passione per gli spiriti semplici, e perciò nobili e veri, come Lisandro Rota. Lo conosco e lo conosciamo ormai da tempo: di lui ammiriamo, oltre la fantasia e le indubbie qualità artistiche, quel suo inconfondibile modo filosofico di alleggerire la vita dai suoi affanni, di far cadere le zavorre dell'esitenza, per mezzo della sapiente orchestrazione di un surrealismo domestico, esilarante, nutrito di ironia e di spirito giocoso, che alla fine è un mondo dove proiettare ogni volta, per viverlo davvero, ciò che più gli manca nella realtà. Quello che Rota non fa nella vita quotidiana, lo fa dentro la pittura, che è un’allegra evasione proprio da quel preciso stato emotivo con cui affronta ogni nuova tela. Tutto in lui è pervaso dall'ironia, che è come una scintilla salvifica che accende e fa partire il nuovo viaggio, la nuova avventura pittorica. Abile inventore, giocoliere sottile di situazioni brillanti e dolceamare ad un tempo, in cui l'uomo e le sue abitudini diventano di fatto il suo dolce e irrinunciabile bersaglio, Lisandro è un artista raro, sognatore che sogna per regalarci la rappresentazione di un’emozione creata per essere inevitabilmente nostra”. Lisandro Rota è nato a Lucca il 18 settembre 1946. Autodidatta, inizia a dipingere a partire dal 1969, alternando periodi di prolificità a pause anche abbastanza prolungate. Partecipa a mostre personali, collettive e premi in varie città italiane, ricevendo sempre consensi più che lusinghieri di critica e di pubblico. Inizialmente attratto dal filone paesaggistico, gradualmente la sua pittura ha sterzato su di un mondo più surreale e inquieto. Dai primissimi anni del nuovo millennio egli approda, con rinnovato slancio creativo, allo stile e ai modi attuali, per una figurazione molto più rasserenante ed ironica, con cui schernire affettuosamente l’uomo e le sue irrinunciabili abitudini. In quest’arte l’ironia, sdrammatizzazione salvifica e beata, penetra fin dentro ai titoli per farsi dolce schernire delle manie e dei vezzi umani, senza per questo scadere in abusate e trite volgarità. Sue opere si trovano in importanti collezioni pubbliche e private in tutto il mondo.