L’isola che non c’è

Informazioni Evento

Luogo
FEDERICO RUI - ARTE CONTEMPORANEA
via Turati 38, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì, dalle 15 alle 19; sabato su appuntamento

Vernissage
27/11/2024

ore 18.30

Curatori
Vittoria Coen
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, collettiva

Federico Rui Arte Contemporanea è lieta di annunciare l’apertura della nuova sede in via di Porta Tenaglia 1/3, con la mostra L’isola che non c’è, a cura di Vittoria Coen.

Comunicato stampa

 

Federico Rui Arte Contemporanea è lieta di annunciare l’apertura della nuova sede in via di Porta Tenaglia 1/3, con la mostra L’isola che non c’è, a cura di Vittoria Coen, che inaugura mercoledì 27 novembre dalle 18.30 alle 21.30. La mostra, il cui titolo è un omaggio alla celebre canzone di Edoardo Bennato, fa riferimento alla ricerca di un paesaggio immaginario, un luogo metafisico e sognante dove non ci son santi né eroi, senza odio né violenze. Tra il 1880 e il 1886 Arnold Böcklin apre le porte a una nuova stagione della pittura con l’enigmatica Isola dei morti, che pone l’attenzione sul rapporto tra fisico ed ultraterreno, definendo figurativamente un luogo che non esiste se non nella mente dell’artista. Un dipinto con il quale lo stesso artista intendeva dar vita a “un quadro per sognare”. Già nel 2002, Federico Rui Arte Contemporanea indagava il concetto di evasione dalla rappresentazione del reale e la conseguente necessità di una visione immaginaria, inaugurando la sua prima sede con la mostra (S)paesaggi.

La mostra è un viaggio attraverso le diverse interpretazioni di paesaggi e luoghi immaginari, che oltrepassano la realtà e i limiti imposti dall’uomo. Un viaggio verso territori possibili e nuove percezioni del reale. Ne L’isola che non c’è gli artisti, ognuno con la propria autonomia di linguaggio, ricercano luoghi sconosciuti offrendo un neo-vedutismo contemporaneo che rielabora paesaggi apparentemente conosciuti, restituendone l’impressione a volte di infinito, a volte di delimitato. La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Arciduca Edizioni, con un testo di Vittoria Coen e arricchito da alcuni scritti dei dodici artisti.

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