L’isola che sognava i leoni. Artwork in Cuba

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO TORNIELLI
, Ameno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

gio / ven / sab / dom
15.00 – 18.30

Vernissage
31/10/2015

ore 18

Contatti
Email: segreteria@asilobianco.it
Sito web: http://www.asilobianco.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Felix Gonzalez-Torres, Ana Mendieta, Glenda León, Wilber Aguilera, Glauber Ballestrero, José Bedia, Los Carpinteros, Alexis Esquivel, René Francisco, Kcho, Carlo Martiel, Lazaro Navarrete
Curatori
Eleonora Battiston, Olga Gambari
Generi
fotografia, arte contemporanea, performance - happening, collettiva, disegno e grafica, video

Attraverso l’opera di un gruppo di artisti si può provare ad aprire uno sguardo su quella che è l’identità cubana degli ultimi decenni, in cui passato e futuro si collocano come estensioni concrete e possibili del presente, tra radici e prospettive.Opere che sono pittura, installazione, performance, matrici per incisioni, video, fotografia.

Comunicato stampa

Oggi Cuba più che da raccontare è da osservare.
Un insieme di elementi compositi si intrecciano nella storia e nell'identità cubana, l'"isla" più grande dei Caraibi, che arriva dall'impastarsi storico e genetico di popoli e di culture dall'Africa, dagli Stati Uniti, dall'Europa. Genti autoctone, come i Tainos, schiavitù africane, colonizzatori europei; negli anni Cinquanta, con Fidel Castro, si concretizza il sogno della rivoluzione e di una società egualitaria con il mito di Che Guevara e dell'Uomo Nuovo.
Mai, come in questi cinquant'anni, Cuba ha rappresentato una perfetta metafora dell'isola, un pezzo di terra, di mare e di cielo che sognava la libertà, che sognava di correre libera, come i leoni nella savana. Un anelito che è stato ruggito continuo e che connota la natura cubana.
Questo mondo complesso, stratificato e difficilmente riassumibile in una definizione, sta vivendo una situazione dinamica di evoluzione e mutamento: oggi una nuova via si è aperta, ancora da costruire e indefinita.

Eduardo Ponjuan, Besame Mucho, courtesy Kir Royal Gallery

Attraverso l'opera di un gruppo di artisti si può provare ad aprire uno sguardo su quella che è l'identità cubana degli ultimi decenni, in cui passato e futuro si collocano come estensioni concrete e possibili del presente, tra radici e prospettive.Opere che sono pittura, installazione, performance, matrici per incisioni, video, fotografia. Opere che trovano un punto comune nel loro essere connaturate all'idea di ibridazione, a livello sia concettuale sia materiale.
Un racconto espositivo che prende il nome giocando con la frase con cui Hemingway chiudeva il suo romanzo Il vecchio e il mare, nel 1952, scritto, e ambientato, proprio a Cuba.
Questo vecchio, fatto di mare ma che sogna terre bollenti e polverose, con zampe e artigli come fossero pinne, impastati di Africa e sole, è una metafora di Cuba. Era Cuba, per Hemingway.

René Francisco, Flebas

La mostra è un'evoluzione del progetto espositivo La Tercera Orilla (la terza riva), presentato a Valencia l'anno scorso, in collaborazione tra la galleria Kir Royal, il Politecnico di Valencia e la Facoltà di Belle Arti di Sant Carles.
Si tratta di una collettiva di artisti con un focus che parte dagli anni Novanta per arrivare a oggi, appartenenti a generazioni differenti, alcuni con un percorso affermato altri, invece, giovani. Un decennio che fa da base come arrivo e partenza. Testimoniano senza didascalismi e con presenza poetica una comunità artistica dall'altalenante rapporto con le istituzioni e il mondo esterno, così come con la tradizione, che ha visto momenti di grande dibattito e vitalità succedere ad altri di silenzio e chiusura, fenomeni di organizzazione autonoma e altri di dialogo e sostegno da parte del governo. Ma anche diaspore. E ritorni.
La mostra arriva adesso ad Ameno, nello Spazio Museale di Palazzo Tornielli, arricchita da altri nomi e opere, che ampliano lo sguardo nel tempo e nello spazio rispetto alla scena artistica cubana attuale, con figure storiche di riferimento.

Fa parte del progetto una residenza dell'artista cubano Lazaro Navarrete.

Espongono:
Wilber Aguilera, Glauber Ballestrero, José Bedia, Los Carpinteros, Alexis Esquivel, René Francisco, Félix Gonzalez-Torres, Kcho, Glenda Léon, Carlo Martiel, Ana Mendjeta, Lazaro Navarrete, Osmeivy Ortega, Eduardo Ponjuan, Carlos Quintana, Guilbert Rosales, Leonardo Salgado.

Ana Mendieta, Corazon de roca con sangre

Durante il periodo della mostra, inoltre, il progetto si articolerà in un programma multidisciplinare di incontri tra letteratura, musica e cinema cubano, in collaborazione con l'Associazione di amicizia Italia - Cuba/ Circolo di Novara e il Novara Jazz Festival.

Questo il calendario degli appuntamenti:

8 novembre 2015 - musica
Tiziano Tononi, in collaborazione con il Novara Jazz Festival, terrà una lezione aperta/concerto su ritmi e struttura della tradizione musicale cubana.

11 novembre 2015 - musica
ll trio newyorkese Digital Primitives si esibirà in un concerto jazz tra musiche etniche e africane.

28 novembre 2015 - letteratura/arte
Gian Luca Favetto e Davide Vanotti racconteranno la Cuba letteraria da Hemingway a Pedro J. Gutiérrez con la sua Trilogia sporca dell'Havana.
A seguire le testimonianze di due artisti: Irina Novarese racconterà la sua esperienza di residenza presso lo studio di Kcho a Cuba, mentre Leonardo Salgado parlerà della Fucina Des Artistas de L'Havana, lo spazio da lui fondato per promuovere l'interscambio culturale e l'interdisciplinarietà dei progetti.
Al termine della giornata Olga Gambari presenterà il catalogo della mostra.

5 dicembre 2015 - cinema
Luca Scaffidi Damaniello realizzerà un excursus sul cinema cubano, individuandone le tappe significative dalle origini ai giorni nostri.

8/9/10 gennaio 2016 - cinema
Bruno Fornara indagherà il tema di attualità dell'incontro con l'"altro", esplorando attraverso il linguaggio cinematografico le componenti di incontro/scontro tra alterità culturali e sociali.