L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore
L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore è la prima mostra temporanea prodotta per M9 Museo del ‘900 dalla Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie e allestita al terzo piano del nuovo complesso museale.
Comunicato stampa
L’Italia dei fotografi. 24 storie d’autore è la prima mostra temporanea prodotta per M9 Museo del '900 dalla Casa dei Tre Oci – Civita Tre Venezie e allestita al terzo piano del nuovo complesso museale.
L’esposizione, curata da Denis Curti, propone oltre 230 immagini di 24 grandi fotografi italiani che raccontano il Paese nel corso del ’900 in una sorta di ideale continuazione con la narrazione multimediale ospitata nei primi due piani del Museo.
Ciascuno dei fotografi presenta un progetto particolare: Letizia Battaglia - La mafia a Palermo; Olivo Barbieri - Artificial Illuminations; Gianni Berengo Gardin - Morire di classe; Gabriele Basilico - Milano. Ritratti di Fabbriche 1978-1980; Luca Campigotto - Venetia Obscura; Lisetta Carmi - I travestiti; Carla Cerati - Morire di classe e Mondo Cocktail; Giovanni Chiaramonte - Nascosto in prospettiva. Viaggio nella rappresentazione; Mario Cresci - Ritratti reali, Tricarico 1967-1972; Mario De Biasi - Anni Cinquanta; Franco Fontana - Inventare lo spazio; Maurizio Galimberti - Viaggio in Italia; Arturo Ghergo - I divi dagli Anni Trenta agli Anni Cinquanta; Luigi Ghirri - Il profilo delle nuvole; Mario Giacomelli - Io non ho mani che mi accarezzino il volto; Mimmo Jodice - Vedute di Napoli; Francesco Jodice - Cartoline dagli altri spazi; Nino Migliori - Gente dell’Emilia; Riccardo Moncalvo - Le vacanze; Ugo Mulas. Bar Jamaica; Fulvio Roiter - Intorno al Neorealismo; Ferdinando Scianna - Feste religiose in Sicilia; Tazio Secchiaroli - Tazio Secchiaroli e Federico Fellini; Massimo Vitali - Le spiagge e le discoteche italiane.
L’esposizione è completata da un archivio documentario di libri, video-interviste, documentari e da un programma di eventi collaterali.
Il catalogo, pubblicato da Marsilio Editori, contiene le immagini della mostra, un testo di Michele Smargiassi e un saggio di Denis Curti, autore anche delle schede critiche.
M9 è il grande Museo multimediale del ’900 al centro del nuovo distretto di rigenerazione urbana che affianca l’innovazione culturale e tecnologica, al retail, all’intrattenimento e ai servizi.
E’ stato inaugurato a Mestre il 1° dicembre 2018 ed è il progetto più importante della Fondazione di Venezia per contribuire al rilancio e allo sviluppo della terraferma veneziana. Realizzazione e sviluppo di M9 sono stati affidati a Polymnia Venezia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
Ispirato a esperienze internazionali di rigenerazione urbana, M9 propone un format innovativo nel quale cultura multimediale, architettura sostenibile, tecnologia, servizi per i cittadini e forme innovative di commercio viaggiano sullo stesso binario per generare occupazione, crescita e benessere per la collettività.
M9, la cui architettura è stata progettata dallo studio berlinese Sauerbruch Hutton, è presentato alle Corderie dell’Arsenale nella mostra FREESPACE, a cura di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, per la 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Immagine in copertina:
Nino Migliori, Il tuffatore, 1951. © Fondazione Nino Migliori