Live Arts Week VI
Xing presenta la sesta edizione di Live Arts Week. Il programma prevede oltre venti ospiti internazionali in quattro giornate dedicate alle live arts.
Comunicato stampa
Xing presenta la sesta edizione di Live Arts Week che si terrà a Bologna dal 26 al 29 aprile 2017.
Il programma prevede oltre venti ospiti internazionali in quattro giornate dedicate alle live arts. Un'intensa maratona performativa, composta da una molteplicità di azioni, produzioni originali e prime italiane, che attraversa varie sedi della città e riattiva gli spazi della Ex GAM, rendendo omaggio alla Settimana Internazionale della Performance che proprio in quella sede - la storica Galleria d'Arte Moderna di Bologna - ha avuto luogo nel 1977.
In Live Arts Week VI, non c'è spettacolo, ma un'infinità di atomi di spettacolo. Ogni azione è qui un esercizio che usa il sè, il proprio corpo, il proprio vissuto, come strumenti, passando attraverso i condizionamenti identitari e sociali, per deterritorializzarsi radicalmente. Questa edizione cerca di ‘fare il tempo’. E’ una strana atmosfera fatta di cerimonie potenziali o differite, figure improduttive, antenne e trappole, ripetizioni meccaniche e convulsioni fisiche tra animismo e automatismo, ancoraggi mnenomici, promesse inesauribili e gesto minore, rapidi segnali di joie de vivre, musica in frantumi, energia viscerale che attraversa il condotto corporeo sprizzando inchiostro e (s)colpendo lo spazio...
L’opening di mercoledì 26 aprile è nel centro della città tra gallerie, spazi no-profit e il Teatro Comunale di Bologna.
Un doppio percorso tra le gallerie di via Azzo Gardino - P420, LOCALEDUE e CAR DRDE - è dedicato ai lavori di Mette Edvardsen e di Mattin & Miguel Prado. La norvegese Edvardsen con Time has fallen asleep in the afternoon sunshine offre il live di uno dei suoi living books, progetto che ha dato vita a una casa editrice di libri viventi, imparati a memoria e ritrascritti. I sound artists Mattin e Miguel Prado presentano Evacuation of the Voice, progetto realizzato originariamente al Museo Serralves di Porto come esercizio quasi ascetico di evacuazione della voce dal corpo, in una nuova versione per Bologna che passa il testimone all’artista Margherita Morgantin e alla teorica Martina Raponi. Tripla, project space su tre vetrine, ospita un’installazione site-specific del peruviano Nicolas Lamas: uno spazio ibrido, dove serie di oggetti - naturali e industriali - creano un sistema aperto a differenti forme di associazione. La giornata si conclude al Foyer Rossini del Teatro Comunale di Bologna con la sound performance JP32000 di Lorenzo Senni, un concerto che ripercorre i pre-set delle tracce pubblicate nei suoi dischi: un 'dietro le quinte' per accedere al rapporto essenziale che lega un musicista ai suoi strumenti.
Le sale della Ex GAM si aprono per le tre serate successive con segni autoriali graffianti o leggeri, densi o dilatati, individualistici o corali.
Giovedì 27 aprile, Nico Vascellari presenta Scholomance (II): il nuovo progetto dell’artista è una vasta scultura di forma e dimensione variabile - fatta di acciaio e fusioni in alluminio - e un happening esteso con performance, suoni, discorsi attorno alla natura e alle sue forme. Gli abitanti di questa 'foresta' in cui si sedimentano materiali eterogenei sono, oltre a Vascellari: Prurient, Cristina Kristal Rizzo, Silvia Costa, Dana Michel, Costante Biz, Coro Alpino RC e altri ospiti inattesi. Scholomance crea uno scenario immaginifico, tratto dalla stratificazione delle culture popolari, tra ispirazioni folkloriche, correnti underground e videogames.
Venerdì 28 aprile Live Arts Week ospita la prima italiana di Massacre: Variations on a Theme di Alexandra Bachzetsis, artista al confine tra danza, performance, arti visive e teatro. Già presentata al MoMA e al Centre Pompidou, questa creazione per tre performer e due pianoforti, fa leva sulla dicotomia tra espressione e controllo, affrontando il tema degli stereotipi di genere, attraverso i rituali e le rappresentazioni del corpo femminile. Massacre è un vero e proprio 'ballet méchanique' che ricombina surrealismo, pornografia, danza techno, e Yoruba..
Sabato 29 aprile, in un cambio di densità e in un’accelerazione del ritmo che porta allo stordimento, si susseguono interventi visivi, sonori, performativi fino a tarda notte. Ashes Withyman Moore, pseudonimo dell’artista canadese Gareth Moore, con Lady with Gull, Peanut butter steps, World Antacid crea una stazione d’ascolto, un luogo di attesa per incontri tra uomo e animale. Un campo di antenne e cibi, installate all’interno della Ex GAM, che amplifica un sistema di proiezioni mentali, giocando sul fraintendimento tra nutrimento e nocività. Il tempo lungo e dilatato è quello di Squatter, regarder le ciel dell’artista francese Olivier Kosta-Thèfaine, che compie un’azione non richiesta e impossibile: dipingere un intero cielo con l'accendino sul soffitto dello spazio come gesto vandalico e insieme poetico. Insiste sulla dilatazione anche l’immobilità di STAGED? (2016) di Maria Hassabi, artista e coreografa che lavora a New York e ha presentato il suo lavoro in tutto il mondo, incluso il Public Program di Documenta 14. Qui si forma una scultura vivente formata da quattro performer intensamente presenti, dove gli effetti fisici non-verbali e involontari causati dalla durata e dalla difficoltà dell'azione, si trasformano nello spettacolo. Un suono sottile emerge solo per brevi istanti, creato dalla compositrice sperimentale Marina Rosenfeld. Con Anastasia Ax si entra nel caos universale e nelle sue forze distruttive raccontato attraverso scultura, performance, disegno a inchiostro e suono. Exile è un'intensa performance, in cui l’artista svedese dialoga con il sound artist dalle molteplici collaborazioni nell’underground statunitense C. Spencer Yeh, in una traduzione delle azioni in suono. Dana Michel, artista autodidatta, una rivelazione per la sua capacità di toccare zone di emergenza e vulnerabilità, presenta Palna Easy Francis: corpo e voce rompono dal basso l’ordine delle cose, con un linguaggio viscerale, in un remix del potenziale espressivo dell’artista, già diventato uno stile. Antonija Livingstone e Claudia Hill, connubio artistico interdisciplinare, si scambiano in un turbinio i ruoli di creatore e modello, forma e oggetto, dando vita ad un corpo-mente femminista. Katapult : Volumes II – III presenta i corpi in un'azione ripetitiva: un kata, un lancio o un colpo. La performance è un'ipnotica ed elettrizzante attività di vestizione e svestizione, armo e disarmo di una situazione. Ulrich Krieger, compositore di musica elettronica e strumentista di fama internazionale di origine tedesca, presenta RAW, un singolare assolo per sassofono tra noise, metal, riduzionismo e just-intonation. Krieger stravolge e ridefinisce cosa significa suonare il sassofono trasfigurandolo in una chitarra elettrica distorta. Si prosegue, per il finale, con Valerio Tricoli, compositore di elettroacustica e improvvisatore radicale, con una sessione di musica concreta assemblata dal vivo su nastro magnetico, Infrequency : un paesaggio musicale, popolato da fugaci apparizioni, eventi improvvisi, manifestazioni inclassificabili, fino a tarda notte.
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Live Arts Week pubblica un quaderno con interventi di artisti, critici, osservatori e teorici: non è una guida accompagnatoria né un catalogo strettamente inteso. Segue piuttosto i percorsi possibili disseminati negli spazi reali della settimana delle arti dal vivo. Sono materiali eterogenei, frutto di un lavoro di assemblaggio, produzione e prelievo dal flusso complessivo del mondo culturale dell’inizio del XXI secolo.
L'immagine di Live Arts Week 2017 è di Natalia Trejbalova, coordinata e sviluppata da Alvin Sonic e Ariel Mojetta.
Evento unico in Italia dedicato alle live arts, presenta un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all'esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni, con un programma-palinsesto di opere dal vivo (performance, ambienti, concerti, expanded cinema, con date uniche, produzioni e anteprime) presentate da personalità di spicco della ricerca contemporanea internazionale.
Gianni Peng, nome che accompagna il festival nella sua crescita biologica, sta ad indicare il momento di queste transizioni. E' un fenomeno, non una persona: un nuovo soggetto identitario, improbabile ma reale, da trattare come un concetto astratto.
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Evento collaterale: sabato 22 aprile, dalle ore 17 sino ad estenuazione, la Galleria de' Foscherari di Bologna e Live Arts Week presentano un lungo incontro con Renato Barilli, per restituire, tramite la parola, una testimonianza vivida sulla Settimana della performance partita negli spazi della GAM (1977>1982).
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Live Arts Week è ideato e realizzato da Xing, organizzazione culturale basata a Bologna che progetta, organizza e sostiene eventi, produzioni e pubblicazioni contraddistinti da uno sguardo interdisciplinare intorno ai temi della cultura contemporanea, con una particolare attenzione alle tendenze generazionali legate ai nuovi linguaggi.
Partners: Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Teatro Comunale di Bologna, Marsèll, Ambasciata del Canada Roma/Focus Canada 150°, Goethe-Institut Mailand, Reale Ambasciata di Norvegia, Institut français Italia, Pro Helvetia, Istituto Svizzero di Roma, P420, LOCALEDUE, CAR DRDE, Tripla, Accademia di Belle Arti Bologna. Si ringrazia Residenza per Artisti Sandra Natali/MAMbo, Galleria de' Foscherari. Media partners: The Wire, Mousse, Nero, ATPdiary, Cura, Blow Up, Alias, Il Manifesto, Edizioni Zero, Sentireascoltare. Live Arts Week fa parte di Bologna Contemporanea.
Maria Hassabi (Cipro/USA) · Alexandra Bachzetsis (CH) · Mette Edvardsen (N/B) · Lorenzo Senni (I)
Anastasia Ax/C. Spencer Yeh (S/USA/Taiwan) · Dana Michel (CAN) · Ulrich Krieger (D/USA)
Valerio Tricoli (I/D) · Antonija Livingstone/Claudia Hill (CAN/D)
Nico Vascellari (I) · Prurient (USA) · Cristina Kristal Rizzo (I) · Silvia Costa (I)
Mattin/Miguel Prado (Basque Country/E/GB) feat. Margherita Morgantin/Martina Raponi (I/GB)
Olivier Kosta-Thèfaine (F) · Ashes Withyman Moore (CAN) · Nicolàs Lamas (Peru/B) · and more