Livia Oliveti – On the surface
L’esposizione, curata da Ivan Quaroni, presidente della giuria internazionale del Premio, presenta 8 opere dell’artista romana, il cui lavoro si caratterizza per una forte contaminazione tra pittura e scultura e per l’impiego di nuovi materiali.
Comunicato stampa
Dall’11 novembre 2014 al 9 gennaio 2015, l’Università Bocconi di Milano (via Sarfatti 25) ospita la personale di Livia Oliveti (Roma, 1991), vincitrice del Premio Griffin 2014, nella categoria Studenti d’arte.
Il Premio Griffin 2014. Premio d’arte a sostegno dei giovani artisti è ideato da Winsor & Newton, Liquitex e Conté à Paris col fine di promuovere il talento di artisti under 35 che operano in Italia, e studenti delle scuole di alta formazione artistica, la cui ricerca si esprima col tramite della pittura e del disegno.
L’esposizione, curata da Ivan Quaroni, presidente della giuria internazionale del Premio, presenta 8 opere dell’artista romana, il cui lavoro si caratterizza per una forte contaminazione tra pittura e scultura e per l’impiego di nuovi materiali.
Livia Oliveti, infatti, utilizza il polistirolo come supporto sul quale mescola e sovrappone gessi, resine, olii e acrilici fino a ottenere superfici in cui il colore si coagula in un insieme di sfumature screziate. Ogni lastra viene quindi tagliata e suddivisa in sagome quadrate, rettangolari o circolari, per essere assemblata in polittici di varie forme e dimensioni. In questo modo, anche lo spazio tra le sagome entra a far parte della composizione, che diventa, così, una struttura scandita da intervalli di pieni e vuoti.
Come afferma Ivan Quaroni, nel suo testo in catalogo, il lavoro di Livia Oliveti “si colloca sul delicato crinale tra astrazione e figurazione, in quello spazio incerto che sta a metà tra la rappresentazione di idee, concetti e costrutti mentali e la definizione di figure che traggono spunto dal mondo delle forme organiche e naturali”.
Accompagna la mostra un catalogo (edizioni Premio Griffin) con testo del curatore e un’intervista all’artista di Guido D’Angelo.
Il Premio Griffin, giunto alla sua seconda edizione, è ideato da Winsor & Newton, Liquitex e Conté à Paris, col patrocinio di GAI - Giovani Artisti Italiani e dell’Università Bocconi di Milano.
Due sono le categorie nelle quali si suddivide: la prima è riservata ad artisti emergenti di ogni nazionalità, residenti in Italia, che si sono laureati, nel 2009 o successivamente, presso un’accademia di belle arti o in un istituto di formazione artistica.
La seconda, a studenti di ogni nazionalità che stanno frequentando un regolare corso di studi nelle accademie di belle arti italiane o in un istituto di formazione artistica post liceale.
I partecipanti dovranno presentare un’opera a tema libero di pittura, grafica e disegno realizzate con qualunque tecnica e su qualsiasi supporto.
Gli artisti sono stati scelti dalla Giuria internazionale, presieduta da Ivan Quaroni - critico d’arte e curatore - e composta da Flavio Arensi - critico d'arte e curatore, Olivier Dupuy - fondatore Les Ateliers du Plessix Madeuc in Francia, Matteo Lorenzelli - titolare della galleria Lorenzelli Arte a Milano, Rebecca Pelly Fry - direttrice della Griffin Gallery a Londra, Severino Salvemini - professore ordinario di Organizzazione aziendale e presidente del Comitato Arte Università Bocconi di Milano, che ha vagliato le oltre 1000 candidature giunte alla segreteria organizzativa del Premio.