Lo Spazio del Demiurgo
Mariano Fortuny y Madrazo e Carlo Mollino nella visione fotografica di Sarah Moon e Pino Musi, con un intervento di Marco Maria Zanin.
Comunicato stampa
Dal 28 gennaio al 7 giugno, Palazzo Madama ospita nelle due piccole sale barocche di Piccola Guardaroba e Gabinetto Cinese, una mostra fotografica dedicata a opere di Sarah Moon, Pino Musi e Marco Maria Zanin sul tema delle case museo di artisti tra Otto e Novecento.
Protagonista della prima sala è Casa Mollino a Torino, specchio del gusto eclettico di Carlo Mollino (1905-1973), grande architetto, designer, scenografo, fotografo e scrittore, allestita dall’artista tra il 1960 e il 1968. Le immagini presentate nella seconda sala ritraggono invece Palazzo Pesaro Orfei a Venezia, un edificio rinascimentale acquistato alla fine del XIX secolo da Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), originario di Granada, pittore, scenografo teatrale, fotografo e disegnatore di stoffe, che nel palazzo veneziano stabilì un primo studio nel 1898, poi ampliato negli anni successivi fino a divenire uno dei più importanti atelier per la creazione e la stampa di abiti e tessuti d’arredamento.
Le due case museo, oggi entrambe aperte al pubblico (Casa Mollino su appuntamento; Palazzo Fortuny, donato dall’artista al Comune di Venezia nel 1956, fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia), hanno ispirato rispettivamente il lavoro di Pino Musi e Marco Maria Zanin (Casa Mollino) e di Sarah Moon (Palazzo Fortuny).
Le immagini di Pino Musi, particolarmente interessato nelle sue opere ai temi di architettura - dagli edifici classici di Roma antica alle realizzazioni di Andrea Palladio, dai palazzi anni Venti e Trenta di Napoli alle creazioni di Le Corbusier e Mario Botta - sono esposte in vetrina in Piccola Guardaroba, mentre alle pareti della stessa sala sono presentate le stampe fotografiche e le polaroid del giovane Marco Maria Zanin, vincitore del Concorso Nazionale Agarttha Arte 2014. In Gabinetto Cinese sono riunite le immagini di Sarah Moon: negli anni settanta modella e fotografa di moda a Parigi e Londra, poi fotografa d’arte, interessata in modo particolare al tema dei palazzi antichi, cui conferisce nelle sue immagini un carattere fiabesco, e a quello dei Cabinets de curiosité e delle collezioni naturalistiche di Sei e Settecento, molte delle quali oggi confluite nei musei e oggetto di sue importanti rassegne fotografiche (Musei Civici di Reggio Emilia e Musée National d’Histoire Naturelle di Parigi).