Lo Spazio Esistenziale. Definizione #1
La Fondazione Morra è lieta di presentare la prima mostra del ciclo Lo spazio esistenziale. Definizioni, a cura di Lucrezia Longobardi.
Comunicato stampa
La Fondazione Morra è lieta di presentare la prima mostra del ciclo Lo spazio esistenziale. Definizioni, a cura di Lucrezia Longobardi. Il progetto rappresenta il primo approccio per la stesura di un programma più vasto, volto a indagare aspetti del rapporto tra l’uomo e lo spazio. In questo primo movimento il dispositivo è legato alle forme semplici, le composizioni che abbiamo imparato a riconoscere per poterci misurare con l’esistere.
Attraverso un unico apparato visivo, i lavori scelti tessono una narrativa intima del rapporto uomo-casa. Una disseminazione minima che permette la fruizione del luogo in cui le opere, quasi mimetizzate, partecipano alla riflessione comune sullo spazio esistenziale declinato nella sua forma più domestica. Gli artisti scelti per analizzare e far parte dell’apparato di questa ricerca si confrontano da anni con quelli che sono i luoghi per la vita, spazi e volumi che costituiscono il riferimento di una comunità, come di un singolo. Un’attività dedicata allo studio dei luoghi e del rapporto che questi instaurano con l’uomo e la sua esistenza, partendo da quelle che sono le private esperienze, come nel caso di Gregor Schneider o Francesca Woodman, entrambi artefici di un feticcio intimo, o come Renata Lucas e Gian Maria Tosatti, che, da manipolatori urbani dello spazio alterano le comuni percezioni, o ancora come Scola e Patella, con i quali attraversiamo sensorialmente la memoria del quotidiano.
Si ringraziano per la realizzazione di questa mostra: la Fondazione Morra, Guido Costa Project, My private-Milano, lo Studio Gallo, Silvia Scola, Massimo Vigliar della Surf Film , Santa Fede Liberata.
Un ringraziamento particolare va a Gian Maria Tosatti.