Lo spazio immaginato
Un laboratorio all’interno della Casa di Reclusione Femminile della Giudecca.
Comunicato stampa
La Casa di Reclusione Femminile della Giudecca a Venezia si trova in un antico monastero fondato nel XII secolo, divenuto poco dopo il 1600 un ospizio gestito dalle suore per prostitute “redente”, da cui prese il nome la calle dove ancora oggi si trova l’entrata principale: calle delle Convertite. Nel carcere della Giudecca, esclusivamente femminile, quasi tutte le detenute lavorano e c’è una sezione speciale per le madri.
"Lo spazio immaginato" è il risultato di un laboratorio di ascolto e scrittura svolto all’interno della Casa di Reclusione, un movimento circolare tra musica e testo, tra l’interno del carcere, il mondo fuori e gli spazi mentali evocati dall’esperienza del suono.
Ispirate dall’ascolto degli sleeping mix di cinque musicisti, Caterina Barbieri, Gigi Masin, Courtesy, Lee Gamble, Opium Child, le donne hanno prodotto testi, frammenti, storie, sogni e ricordi nati o immaginati in una dimensione onirica, poi offerti ai musicisti per dare vita a un nuovo oggetto sonoro, narrativo e al tempo stesso personale e collettivo.
Una preview installativa del progetto sarà inaugurata durante la settimana di apertura della 60a Biennale d’Arte di Venezia, con un brunch preparato da "Libere Golosità", cooperativa che si occupa di reinserimento lavorativo del carcere di Vicenza, alle 12.30 di venerdì 19 aprile al Teatrino Groggia (Cannaregio, 3150).
"Lo spazio immaginato" è un progetto a cura di NERO e Closer, e realizzato con il sostegno di Società delle Api.
GLI ARTISTI
Caterina Barbieri
Caterina Barbieri (Bologna, 1990) è una compositrice e musicista italiana di fama internazionale. La sua caratteristica principale è quella di esplorare gli effetti psico-fisici del suono, stimolando la memoria e la percezione, e sperimentare il potenziale creativo della computazione attraverso un linguaggio minimalista, cercando di arrivare a stati di alterazione, estasi e allucinazione temporale.
Gigi Masin
Gigi Masin (Venezia, 1955) è un nome storico della musica di ricerca, compositore italiano autodidatta cresciuto nello scenario delle radio libere degli anni 70 e diventato poi una figura leggendaria nell’ambient music contemporanea internazionale. Ha scritto musiche per il teatro ed è conosciuto anche come membro del trio Gaussian Curve.
Courtesy
Najaaraq Vestbirk (1987), nota anche come Courtesy, è un’artista danese che vive tra Copenaghen e Berlino. La sua pratica multidisciplinare ha preso le mosse dalla pista da ballo, vista come punto di partenza per indagare le relazioni organiche e trascendenti che si formano tra persone estranee. Spaziando dall’installazione alla composizione, fino a DJ set e performance, passando per fotografia e video, con lo pseudonimo di Courtesy, Vestbirk ha fatto numerose tournée come DJ, esibendosi in prestigiosi locali e festival di tutto il mondo, come Berghain e Sónar.
Lee Gamble
Lee Gamble è un artista, compositore e produttore britannico il cui lavoro indaga i temi del tempo, della memoria, dell’allucinazione e della simulazione, mescolando musica elettronica, noise, ambient e dance. Passando dai primi lavori nel campo della composizione noise e di computer synthesis, è molto conosciuto per i suoi album ed EP pubblicati su influenti etichette di musica elettronica come PAN e Hyperdub.
Opium Child
OPIUM CHILD è uno degli spettri che infestano NERO, incarnando il sussurro subarmonico dell’abisso tentacolare. Temporaneamente materializzatosi nelle sembianze di Francesco De Figueiredo, il suo scopo è far sprofondare l’ascoltatore nei gironi mentali di una psichedelia astratta, letargica e dilatata.
I CURATORI
NERO è una casa editrice internazionale dedicata all’arte, alla critica e alla cultura contemporanea, e uno studio creativo che esplora immaginari presenti e futuri attraverso strumenti e formati sempre diversi.
Specializzata in arti, musica, filosofia e culture visive, NERO indaga prospettive non convenzionali per decifrare l’essenza di una realtà in continua evoluzione.
CLOSER è un’associazione culturale nata a Venezia nel 2016 per promuovere attività culturali là dove è più difficile, ovunque lo stato sociale mostri i suoi limiti, con un focus specifico nell’ambito carcerario. CLOSER interviene attraverso l’organizzazione di workshop ed eventi finalizzati a includere ciò che è sempre stato escluso; realizza progetti di natura sociale rivolti alla cittadinanza, l’esclusa meno consapevole. Si impegna a diffondere l’arte per chi l’ha sempre desiderata, la tecnologia per chi non ha mai potuto accedervi: potere imparare è l’unico – vero – potere.
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LA SOCIETÀ DELLE API è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro fondata da Silvia Fiorucci nel 2018, che promuove solidarietà, conoscenza e pratiche di collaborazione tra diverse discipline. La missione della Società delle Api è generare piattaforme di ricerca dove artisti, architetti, designer, creativi e filosofi possano sviluppare i propri progetti in stretta collaborazione tra loro.