L’ora che fugge
Spazienne è felice di annunciare la mostra Lontano dal resto di Stefano Comensoli_Nicolò Colciago all’interno del progetto espositivo L’ora che fugge – esposizione in sei movimenti a cura di Davide Dal Sasso da Riss(e) a Varese.
Comunicato stampa
Spazienne è felice di annunciare la mostra Lontano dal resto di Stefano Comensoli_Nicolò Colciago all'interno del progetto espositivo L'ora che fugge - esposizione in sei movimenti a cura di Davide Dal Sasso da Riss(e) a Varese.
L’ora che fugge è una mostra dedicata al tempo. Le artiste e gli artisti invitati – Gianluca Brando, Linda Carrara, Nicolò Colciago, Stefano Comensoli, Paolo Inverni, Nuvola Ravera, Fabio Roncato – presentano sei progetti riflettendo sui temi dell’identità e della durata, sull’esperienza e l’inafferrabilità del tempo, sulle sue possibili interpretazioni, sulle memorie e le loro tracce. L’ora che fugge non è una mostra collettiva ma una esposizione in più movimenti. Ciascuno corrisponde a una mostra personale ideata per essere una parte dell’intero progetto espositivo. Ogni movimento presenta la prospettiva poetica di un artista articolando l’intera esposizione nel tempo, dalla prima all’ultima personale. Non solo oggetto di indagine ma imprescindibile fattore per le esperienze nello spazio di riss(e), il tempo è il fulcro di un progetto curatoriale in cui l’intera esposizione è pensata come una suite il cui senso è determinato da ciascuno dei movimenti che la compongono.
Dove qualcosa finisce potrebbe avere inizio qualcos’altro. Se così, confini e linee di demarcazione sono tutt’altro che riconoscibili. Serve piuttosto trovare una posizione, capire come disporsi per cogliere il ritmo delle presenze, sottrarsi per qualche istante alla frenesia e osservare attentamente le cose e le loro relazioni. Sono questi i principali aspetti che il duo Stefano Comensoli_Nicolò Colciago esplora con il nuovo ciclo di opere elaborato appositamente per la loro mostra personale da riss(e). Lontano dal resto è prima di tutto la dichiarazione di una necessità: prestare attenzione agli innumerevoli movimenti liminali, ai riposizionamenti, alle transizioni, a ciò che solitamente ci sfugge.