Lorenzo Locatelli – Tempo e memoria spazio e forma
L’evento espositivo presenta una selezione di opere pittoriche che ricostruiscono il percorso dell’artista romano dalla fine degli anni Settanta ad oggi.
Comunicato stampa
A partire da lunedì 2 dicembre (fino al 14 dicembre) le Sale espositive di Palazzo Coelli, sede della Fondazione della Cassa di Risparmio di Orvieto faranno da cornice alla mostra Lorenzo Locatelli: tempo e memoria, spazio e forma.
L’evento espositivo presenta una selezione di opere pittoriche che ricostruiscono il percorso dell’artista romano dalla fine degli anni Settanta ad oggi.
Curata da Andrea Romoli Barberini, la mostra ripercorre alcune delle tappe salienti dell’indagine di Locatelli (artista e restauratore), che da sempre ha connotato la propria ricerca artistica di riferimenti alti che riconducono alle esperienze dell’avanguardia in una chiave personalissima di assoluta originalità.
L’evento è stato realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e con il patrocinio del Comune di Orvieto.
[…] L’attenta osservazione di un drappo barocco, di una campata gotica o di semplici volumi immersi in uno spazio metafisico potrà quindi rappresentare il momento primo, lo spunto di partenza per attivare quel suo fare agile, aperto, incontrollato e senza progetto, che ricorda molto da presso l’automatismo psichico surrealista, attraverso cui l’artista può liberare le sue forme. Forme che, nella loro architettonica strutturazione, paiono scaturire dall’energia e dalla perentorietà di un segno che, unitamente al colore, costruisce e, sapientemente, costituisce piani e volumi per poi scomporli, quindi negarli, distruggerli e, ancora, riassemblarli in una sorta di accattivante e caleidoscopico palinsesto, leggibile per velature, dagli esiti suggestivamente ambigui perché intrisi di memorie.
Vi si legge, talvolta più nitidamente per la più solida componente dinamica, come una prossimità, un’affinità, un’ideale adesione al Futurismo, forse mediata dai contatti con Sante Monachesi, all’accademia di belle arti di Roma, e dall’amicizia con altri protagonisti del movimento quali Mino delle Site, Enzo Benedetto, Gerardo Dottori. Un vincolo con l’avanguardia, il suo, stretto e ad ampio spettro, che in certe scomposizioni sembra rinviare anche al Cubismo, per quanto riletto, non di rado, alla luce di una viscerale gestualità di matrice informale. […]
(tratto dal testo in catalogo di Andrea Romoli Barberini)
Notizia biografica
Lorenzo Locatelli - Nasce a Roma, il padre, di origini lombarde, è cugino di Antonio Donghi. Giovanissimo frequenta gli ambienti artistici della capitale e studia presso il liceo Artistico e poi l’Accademia di belle arti di Roma, diplomandosi nel corso di Decorazione diretto da Sante Monachesi. Nel corso degli anni i suoi insegnanti sono: Antonio Scordia, Eraldo Mori Cristiani, Franco Piruca, Nerio Tebano, Vincenzo Gaetaniello, Francesco Libonati, Lino Bianchi Barriviera e molti altri. Proprio grazie a Sante Monachesi incontra i futuristi della seconda generazione, tra questi Mino delle Site, Enzo Benedetto, con i quali stringe una solida amicizia. I suoi primi dipinti sono influenzati dalle idee futuriste. Prosegue la sua ricerca pittorica e contestualmente si specializza nel restauro dei mobili antichi e frequenta lo studio del pittore Angelo Della Torre, amico di famiglia. Per anni si dedica al restauro di manufatti lignei e successivamente di dipinti su tela. Dalla metà degli anni 70 partecipa ad alcune mostre collettive, tra le quali si citano: Roma, Galleria della Pigna; Galleria la Bitta a cura di Gaetano Maria Bonifati; Tagliacozzo Incontri 2 a cura di Antonio Gasbarrini presso Palazzo Ducale; Piacenza Galleria sala d’arte 14. Nel 1975 conosce e frequenta assiduamente il pittore e scultore Saverio Ungheri. Negli anni 2000-2001 si specializza nel restauro pittorico, operando con continuità nell’ambito del restauro di affreschi e dipinti su tela. L’esperienza nel campo del restauro si rivelerà utilissima per la conoscenza dei materiali e l’utilizzo delle tecniche artistiche. Dalla pratica artistica scaturisce l’incontro con il pittore Enrico Accatino con il quale stabilisce una profonda amicizia, collaborando con lui nello studio. Ha tenuto la cattedra di Discipline pittoriche presso il Liceo artistico di Velletri (Roma).