Lorenzo Pace – Reef
Lorenzo Pace è attratto da tutto ciò che trattiene, assorbe, riflette, cristallizza: supporti quali muri, spugne e specchi, si convertono in un’ellissi funzionale alla propria narrazione di storie contemporanee. Nel suo lavoro i materiali delineano significati, divenendo essi stessi la trama di un racconto, facendo così assurgere la forma a contenuto.
Comunicato stampa
Reef: barriera corallina, una delle più spettacolari meraviglie della natura che nell’immaginario collettivo riporta a paesaggi tropicali e atmosfere paradisiache.
Ma non è sempre così…
La barriera corallina è una struttura vivente che protegge coste e villaggi da inondazioni e tempeste, la cui composizione, costituita in larga parte da coralli, anemoni e spugne, la porta a nutrirsi di quanto, una volta giunto al suo cospetto, ne rimane assorbito, convertendosi così in un letale ostacolo per innumerevoli creature marine.
Lorenzo Pace è attratto da tutto ciò che trattiene, assorbe, riflette, cristallizza: supporti quali muri, spugne e specchi, si convertono in un’ellissi funzionale alla propria narrazione di storie contemporanee. Nel suo lavoro i materiali delineano significati, divenendo essi stessi la trama di un racconto, facendo così assurgere la forma a contenuto.
In questo modo prende vita il parallelismo tra il muro di spugne, Reef, un’imponente struttura costituita da spugne e piccole tele dipinte e la barriera corallina: una frontiera, un altissimo muro di mattoni, che nella nostra contemporaneità si interpone al raggiungimento di un luogo di salvezza, assorbendo la storia e la disperazione di chi da questo muro viene respinto.
Allo stesso modo Last Resort, mette in atto la materializzazione di accadimenti contemporanei, rappresentando la dicitura “ultima spiaggia” con una pesante catena, culminante in due uniche boe, miraggio di libertà.