Lorenzo Petrantoni – Timestory
La mostra di Lorenzo Petrantoni si propone come una colossale installazione ambientale dentro le viscere del Palazzo delle Stelline, nello spazio espositivo del Gruppo Credito Valtellinese nato dal riuso dell’antico refettorio delle orfanelle milanesi di San Carlo Borromeo.
Comunicato stampa
La mostra di Lorenzo Petrantoni si propone come una colossale installazione ambientale dentro le viscere del Palazzo delle Stelline, nello spazio espositivo del Gruppo Credito Valtellinese nato dal riuso dell'antico refettorio delle orfanelle milanesi di San Carlo Borromeo.
Lo spazio - 60 metri di lunghezza, per 6 di larghezza, per 5 di altezza - interamente coperto a volta e scandito dalle capriate in ferro che ne sostengono i piani superiori, venne inaugurato nel 1987 da Andy Warhol ed il richiamo all'artista statunitense non è casuale per questa mostra "pop-up" di Lorenzo Petrantoni.
Il carattere effimero del lavoro di Petrantoni, articolato in una miriade di minuscole particelle cartacee - quasi dei post-it tassonomici sull'evoluzione dei clichés tipografici per ornamenti e caratteri a stampa - si articolerà in tre macro temi, a partire proprio da una installazione a scala ambientale (50 metri lineari) con la riproduzione in gigantografia della parola "TIMESTORY". Una doppia installazione andrà a occupare invece le pareti di fondo della Galleria, con una nube di prodotti di design "contaminati" dal visual di Petrantoni (skateboard, orologi Swatch, cucù, packaging Coca-Cola, video per sigle e spot pubblicitari). Infine una lunga sequenza (50 m) eterogenea di opere grafiche su carta indiana, allestita sui grandi velari che definiscono il lato meridionale della Galleria.
La mostra è stata prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese in collaborazione con Swatch, che è legato all'arte contemporanea da un comune percorso di innovazione e avanguardia. SWATCH e l'ARTE hanno fatto molta strada da quando il marchio ha iniziato a lavorare a stretto contatto con gli artisti 25 anni fa. Da Keith Haring e Kiki Picasso ad Alfred Hofkunst, Mimmo Rotella, Alessandro Mendini e, più di recente, Ivan Navarro e Markus Linnenbrink; il famoso produttore svizzero di orologi ha commissionato pezzi di "arte per il polso" a più di 70 artisti provenienti da una vasta gamma di aree espressive. Il legame tra il marchio e l'arte è adesso più saldo che mai e Swatch continua ad affidare lavori ad artisti già noti e ad artisti emergenti.
Lorenzo Petrantoni ha ideato per Swatch una collezione di cinque modelli protagonisti in questa mostra, che si aggiungono all'affascinante serie di Art Special. Petrantoni unisce il tempo di ieri e quello di oggi in un unico progetto che, con grafiche, caratteri e simboli del 19° secolo in bianco e nero, racconta il come eravamo collegandolo al nostro presente.
La personale di Lorenzo Petrantoni vede in veste di commissari Leo Guerra e Cristina Quadrio Curzio. La accompagnerà un catalogo - mappa progettato dall'artista.
Lorenzo Petrantoni nasce a Genova nel 1970.
Dopo gli studi di grafica a Milano, si trasferisce in Francia e lavora come art director presso la Young&Rubicam. Rientrato in Italia continua a collaborare con alcune delle più grandi agenzie di comunicazione, per poi allontanarsi dal mondo della pubblicità e dedicarsi completamente alla sua carriera di illustratore.
Dalla passione per la grafica e dal fascino che l'800 esercita su di lui nascono le sue illustrazioni, realizzate con immagini tratte da vecchi manuali e dizionari dell'epoca, scovati nel suo girovagare tra i bouquinistes.
Illustrazioni inconfondibili con le quali ridà vita a parole, avvenimenti e personaggi altrimenti dimenticati.
Con la sua arte ha creato campagne per prestigiosi marchi, ha collaborato con riviste internazionali ed ha esposto in numerose mostre sparse nel mondo.
Adesso vive a Milano, è iscritto alla 59ème Demi Brigade de Ligne de Marengo e adora la Perrier.