Lorenzo Polimeno – From-to/Da-a (Scudi, Oblò, Reperti, Package)
La mostra, a cura di Raffaele Gemma, ha il titolo “From-to/Da-a (Scudi, Oblò, Reperti, Package)” e propone le ultime tre serie di opere particolarmente interessanti del maestro.
Comunicato stampa
Personale di Lorenzo Polimeno dal 4 al 20 gennaio 2019 (vernissage venerdì 4 gennaio 2019 ore 18,30) nello spazio prestigioso di Palazzo Fantuzzi sito nel cuore di Bologna (via San Vitale 23/A), sede della Galleria Farini Concept, mirabilmente gestita da Grazia Galdenzi con la direzione artistica di Roberto Dudine. La mostra, a cura di Raffaele Gemma, ha il titolo “From-to/Da-a (Scudi, Oblò, Reperti, Package)” e propone le ultime tre serie di opere particolarmente interessanti del maestro. Polimeno è giunto evidentemente ad un livello di maturità e di espressione che gli consentono di racchiudere in una sintesi creativa gran parte dei concetti estetici alla base del movimento del “Marginalismo”, da lui stesso creato alcuni anni fa e poi condiviso da altri artisti e critici (tra cui lo stesso Gemma, anche lui firmatario del manifesto). “Scudi” è la denominazione alternativa e chiaramente metaforica dei campi estetici ampiamente teorizzati dall'artista e schematizzati in alcuni disegni alla base delle sue ricerche. È il luogo in cui si determinano gli interscambi culturali centro-periferici ed agiscono le forze, le azioni, le istanze propositive del centro, scatenando, per contro, le re-azioni elastiche marginali da parte della periferia. Concetti estetici apparentemente complessi che Polimeno semplifica nella sua arte a partire da quell'opera intitolata appunto “From-to /Da a”, concepita nel 2013 quasi per prova per il manifesto del Marginalismo. Intuizione geniale del maestro, tant'è che il quadro in questione è poi divenuto “capostipite” di una progenie di opere polimateriche molto affascinanti, a volte con applicazione di cartone povero da pacchi e anteposizione di adesivo trasparente, a voler circoscrivere i campi estetici, singoli (“Scudi”) o multipli (cosiddette “Sequenze”). Nel contesto dei campi i vettori direzionali descrivono le interazioni centro-periferiche, mentre delle varianti con sotto-posizione o sovrapposizione dei piani danno vita ai cosiddetti “Oblò”/“Oblò-Stati d'animo”, quasi luoghi di affaccio nella propria interiorità e nell'in-coscienza ( e qui l'artista cita spesso Heidegger) alla ricerca di ricordi sopiti o stati emotivi reconditi e riaffioranti, quelli che alla fine si rivelano fonte d'ispirazione in poesia, musica, arte figurativa. Quasi contemporanee o appena antecedenti le opere denominate “Reperti”, presentazione in chiave pittorica di sequenze metriche e periodi musicali, stilizzate con sottili linee di cromia alternate poste su delle strette assi di legno longitudinali o verticali, presentate in modo isolato o in accostamento “a parete” a creare suggestive ambientazioni. Queste opere si richiamano agli “archetipi” di Junghiana memoria, come citano i titoli: “Frammenti di poesia ermetica” “Archetipo” e così via. Per finire arriviamo ai “Package”, che a ben vedere rappresentano una tecnica più che serie a sé stante, opere in cui è ricorrente l'applicazione dell'adesivo trasparente o del policrystal sulla superficie, a creare una luminosità cangiante ed un'attenuazione cromatica ovattata. Ed in effetti le applicazioni di adesivo si possono trovare in opere di ogni serie, anzi si può affermare che esse hanno avuto origine addirittura con opere precedenti, ad impronta più figurativa, come ad esempio i cosiddetti “Villages”.
Per concludere un'essenzialità minimal corre in tutte le opere raccolte nella presente esposizione. Ed è sorprendente che questo vada concretizzandosi senza che ci sia un rinnegamento netto da parte dell'artista del passato più espressamente votato alla figurazione, qualora si riescano a cogliere le esili ma pulsanti tracce iconiche presenti anche in quest'ultima parte altamente significativa della sua produzione, quella che sta attirando in maniera crescente l'attenzione di critica e mercato proiettando Polimeno, artista poliedrico e profondo, nel novero delle figure più interessanti dell'arte contemporanea degli ultimi decenni. Catalogo in galleria. Cocktail di benvenuto a cura de Il Kroffo.