Lotta Poetica
Lotta Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1968 – 1978), curata da Benedetta Carpi De Resmini in collaborazione con Michele Brescia. L’esposizione rientra nel programma della Fondazione dedicato all’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Venerdì 5 maggio 2017 presso la Fondazione Banca del Monte di Foggia, sarà inaugurata la mostra Lotta Poetica. Il messaggio politico nella poesia visiva (1968 – 1978), curata da Benedetta Carpi De Resmini in collaborazione con Michele Brescia. L’esposizione rientra nel programma della Fondazione dedicato all’arte contemporanea.
Il titolo della mostra è liberamente ispirato a quello della rivista Lotta Poetica, ideata nel 1971 da Paul De Vree e Sarenco, poeta visivo recentemente scomparso, in quegli anni luogo privilegiato di dibattito e confronto culturale, al di fuori dei canali di comunicazione tradizionali.
In esposizione i lavori e le opere degli artisti che si sono impegnati a contrastare la nascente società dei consumi degli anni Settanta: abbandonati i tradizionali strumenti comunicativi e cadute le barriere tra i diversi generi, gli artisti approdano ad un’espressività basata sul verbo e sull’immagine che trova definizione proprio nella Poesia Visiva, neoavanguardia nata in seno al fiorentino Gruppo 70, ad opera di Lamberto Pignotti ed Eugenio Miccini.
Oltre quaranta le opere presenti, realizzate da artisti come Nanni Balestrini, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Lamberto Pignotti, Sarenco, Mirella Bentivoglio, Luciano Ori, Michele Perfetti e tanti altri che animarono quel periodo storico. Collage, disegni, documenti, riviste, manifesti e libri d’artista raccontano l’immagine di un’arte militante, creando punti di vista inediti da cui osservare la compenetrazione tra immagine, segno verbale e segno grafico. In mostra opere provenienti dalla Fondazione Berardelli come l’opera icona Avanti popolo (1972) di Sarenco e una serie di lavori del Gruppo 70 e Gruppo ’63 dell’Archivio Carlo Palli, come I nemici, 1964 di Nanni Balestrini, o il celebre film Volerà nel 70, realizzato dal Gruppo 70.
Le opere esposte sottolineano le criticità della società contemporanea capitalistica: la loro è un’arte sovversiva che, tramite collage di pezzi di giornali e di rotocalchi, racconta l’atmosfera degli anni 70, attraversata da movimenti politici e sociali che sono stati il motore di conquiste importanti come la legge sul divorzio e quella sull’aborto e, allo stesso tempo, sottolinea lo sviluppo economico e tecnologico che ha caratterizzato quegli anni.
All’interno del percorso espositivo, il visitatore verrà immerso in uno spazio multisensoriale, creato dalla riproduzione di poesie sonore, ideate negli anni Settanta da Sarenco: autentiche installazioni che invaderanno simbolicamente la mostra con la riproduzione continua di slogan politici dell’epoca.
Una sezione è dedicata alle iniziative nate sul territorio, come la collaborazione di alcuni dei poeti verbo visuali con il partito socialista nella Taranto degli anni Settanta. In questa panoramica, una particolare attenzione è rivolta alle attività del Teatro Club di Foggia, nato nel 1965 e attivo sino agli inizi degli anni Settanta. Questa realtà mise a punto tecniche teatrali vicine a quelle del teatro sperimentale del Gruppo 70 di Firenze.
La mostra non sarà solo occasione di lettura delle opere verbo-visuali degli anni Sessanta e Settanta ma anche per promuovere un approccio critico alle tematiche affrontate, attraverso le opere di giovani artisti, come nel video Gesti di relazione, realizzato appositamente per la mostra dalle artisti emergenti Grossi Maglioni (Francesca Grossi e Vera Maglioni), in cui lo schermo diventa un dispositivo per riflettere e far riflettere sul binomio Lotta / guerra.
In occasione della mostra verrà presentato il catalogo, edito da Iacobelli editore, che comprende un omaggio all’artista Sarenco, venuto a mancare lo scorso febbraio all’età di 72 anni.