LuBott – AlfaOmega
Nella serie di fotografie esposta in questa mostra, LuBott elimina la molteplicità dovuta ai colori, alle sfumature, ai toni e alle scale di grigio che creano volumi e forme. Alla ricerca, attraverso il segno grafico dovuto ai due non colori limite, il bianco e il nero, dell’anima delle cose mediante la destrutturalizzazione del conosciuto.
Comunicato stampa
Si apre sabato 18 giugno 2011, dalle ore 19.00, negli spazi di Salerosa, a Terni, Piazza Solferino 20, la mostra fotografica personale di LuBott, AlfaOmega, a cura di Barbara Pavan, coordinata da Studio7.it.
Nella serie di fotografie esposta in questa mostra, LuBott elimina la molteplicità dovuta ai colori, alle sfumature, ai toni e alle scale di grigio che creano volumi e forme. Alla ricerca, attraverso il segno grafico dovuto ai due non colori limite, il bianco e il nero, dell'anima delle cose mediante la destrutturalizzazione del conosciuto. E' l'impronta digitale che pur nella sua anonima figura contiene tutte le informazioni per il riconoscimento. E' il segno univoco, la semplificazione di un'esistenza altrimenti complessa dal sovrapporsi di sensazioni visive.
LuBott è l’acronimo derivato dalle iniziali dei cognomi di Gianfranco Lunardo e Maria Bottari. I due artisti lavorano sotto questa sigla da alcuni anni, si sono occupati a lungo di fotografia etnografica collaborando periodicamente con l’Università della Calabria, Centro Interdipartimentale di Documentazione Demo-Antropologica e indirizzando le loro ricerche soprattutto verso i mestieri in via di estinzione (mastri bottai, costruttori di basti, pastori dentro il raccordo anulare di Roma, carbonai,ecc.), e le tradizioni popolari (vita monastica femminile e maschile, i serpari di Cocullo, il Mandala di sabbie costruito dai monaci tibetani, strumenti giocattolo e da suono a Terranova da Sibari, ecc.). Quasi tutti i lavori sono stati esposti in mostre personali e collettive, e nel 2003 nell’ambito del Festival Internazionale di Fotografia di Roma. Tra le mostre recenti segnaliamo: (2011) Terni, Met, FOTOGRAFIKA VOL.3, a cura di Barbara Pavan, in collaborazione con Galleria Il Canovaccio, collettiva, catalogo; Rieti, Libreria Moderna, GIALLO E DINTORNI, a cura di Barbara Pavan, collettiva nell’ambito del Festival Biennale del Giallo e del Noir, Promosso e patrocinato da Provincia di Rieti, Fondazione Varrone e Sabina Universitas, collettiva, catalogo; (2010) Rieti, Galleria Fotografica Lungovelino, BIKERS, a cura di Barbara Pavan, personale, catalogo; Rivodutri (Ri), Tenuta Due Laghi, AQUAE, a cura di Luca Arnaudo e Barbara Pavan, con il Patrocinio di Provincia di Rieti e Comune di Rivodutri, collettiva, catalogo; Rieti, Studio7 Arte Contemporanea, INDEX, a cura di Barbara Pavan, collettiva; (2009) Cavalese (Tn), Centro di Arte Contemporanea, Palazzo Firmian, ISOLINA E LE ALTRE, a cura di Barbara Pavan, con il Patrocinio di Provincia Autonoma di Trento, Comune di Cavalese, APT Fiemme e Fassa, collettiva, catalogo; Ravenna, Seconda Circoscrizione, ISOLINA E LE ALTRE, a cura di Barbara Pavan, con il Patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia e Comune di Ravenna, collettiva; Nizza, Francia, Foire Internazionale de Nice, Palais des Expo, ESPACE ART , Patrocinio CCIAA di Rieti e Camera di Commercio Italiana a Nizza, collettiva, opere in catalogo; Roma, Galleria Montoro Arte Contemporanea, KAPPA 100%, collettiva a cura di Barbara Pavan