Luca Caccioni – Rito Rosso
In Rito Rosso sono esposti una serie di lavori, intitolati Lotophagie, che l’artista bolognese porta avanti dal 2004 e una serie di disegni tratti dal Grande quaderno erotico cominciato nel 1994.
Comunicato stampa
La Galleria Ghetta di Ortisei ospita nei propri spazi di Via Rezia 59, a Ortisei per la prima volta una mostra personale dell'artista bolognese Luca Caccioni (1962).
In Rito Rosso sono esposti una serie di lavori, intitolati Lotophagie, che l’artista bolognese porta avanti dal 2004 e una serie di disegni tratti dal Grande quaderno erotico cominciato nel 1994.
Il titolo della prima serie è tratto dall’Odissea, dove i Lotofagi erano una popolazione che si nutriva di fiori di loto, un cibo che causava loro la perdita della memoria (scrive Omero: “Chi assaggiava il dolce frutto del loto perdeva la voglia di recarci notizie e di tornare in patria”).
Come i ricordi dei Lotofagi, in questi lavori le immagini di animali, fiori, piante, e altre silhouette ormai del tutto astratte, si perdono in aloni, ombre, tracce di olio e colore.
Ad Ortisei sono esposte le opere più recenti della serie, lavori in cui solo il rosso (di qui il titolo) appare con una certa insistenza, sicurezza, volontà di resistere all’oblio. A volte è anche la grafia a spuntare come per tenere aggrappata una figura alla realtà e per non lasciarne svanire nel nulla il ricordo.
Il gioco di sovrapposizioni di colori, materiali e forme nasce fin dal supporto su cui l’artista lavora: carte stratificate e telate che in origine erano i grandi fondali di scena dell’opera lirica ottocentesca. Un materiale antico e carico di storia, dal quale sembrano arrivare immagini, voci, musiche, memorie di fasti antichi, che l’artista lavora con oli di papavero e vegetali, pigmenti, resine espanse con ritardanti o arginate con essiccanti. Un processo che è ripetuto su entrambi i lati del supporto, quasi a voler raggiungere quella trasparenza che Caccioni ha ricercato fin dagli esordi.
Luca Caccioni è nato a Bologna nel 1962, dove vive e lavora tutt’oggi e dove tiene la Cattedra di Pittura all’Accademia di Belle Arti. Da oltre un decennio Caccioni espone con regolarità in Italia e all’estero: insieme alle personali tenute negli anni scorsi in spazi pubblici come la Galleria Civica di Modena e la GAM di Bologna, si ricordano quelle in gallerie private come Otto Arte Contemporanea di Bologna, Carzaniga & Uecker di Basilea, Lorenzelli di Milano, nonché la partecipazione a numerose mostre collettive, tra le quali si citano la “Quadriennale” di Torino, “L’arte la natura la meraviglia” in diversi musei del Veneto, il “Premio Michetti” a Francavilla a Mare. La sua opera è nelle collezioni di importanti istituzioni pubbliche e private, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Galleria Civica di Modena, la collezione della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Unicredit, la BNL, la Fondazione tedesca VAF, la Permanente di Milano.